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 EXTRATERRESTRI NEGLI ARCHIVI STORICI VATICANI I DIAVOLI ALIENI DELLA SANTA INQUISIZIONE

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MessaggioTitolo: EXTRATERRESTRI NEGLI ARCHIVI STORICI VATICANI I DIAVOLI ALIENI DELLA SANTA INQUISIZIONE   della - EXTRATERRESTRI NEGLI ARCHIVI STORICI VATICANI I DIAVOLI ALIENI DELLA SANTA INQUISIZIONE Icon_minitimeVen 24 Feb 2012, 14:38

EXTRATERRESTRI NEGLI ARCHIVI STORICI VATICANI
I DIAVOLI ALIENI DELLA SANTA INQUISIZIONI

della - EXTRATERRESTRI NEGLI ARCHIVI STORICI VATICANI I DIAVOLI ALIENI DELLA SANTA INQUISIZIONE Images?q=tbn:ANd9GcTgekL7sZT0u6ZHVdflZ9USHJT5XC3JPPrb65GgJPYyVL8Q08hobw
Negli antichi
carteggi vaticani si accenna espressamente a "diavoli" che rapiscono i
terrestri ed agli effetti prodotti dalle loro navi volanti: cerchi nel
grano, mutilazione degli animali. Ed i Vatican UFO files ci svelano
anche i nomi di queste creature, le stesse viste dai moderni
contattisti...


della - EXTRATERRESTRI NEGLI ARCHIVI STORICI VATICANI I DIAVOLI ALIENI DELLA SANTA INQUISIZIONE Prete1
di Alfredo Lissoni - É possibile che i "diavoli" di cui parlano le
antiche cronache medievali e rinascimentali, nonché i carteggi della
santa Inquisizione, in alcuni casi fossero in realtà visitatori
extraterrestri impegnati in un'operazione di sequestro di donne
terrestri? Se lo era già chiesto, nel libro Passport to Magonia,
l'informatico franco-americano Jacques Vallée, con queste parole: "Il
diavolo non ha corpo. Allora, come può avere delle relazioni sessuali
con uomini e donne? Come possono avere, le donne, dei bambini da tali
unioni, esprimendone semplicemente il desiderio?".
A questo punto è più che lecito chiedersi se, in alcuni resoconti
dell'epoca, il misterioso demonio non fosse una creatura venuta dallo
spazio e scambiata (o mascheratasi) per altro, fatti salvi tutti quei
casi in cui questi racconti erano parto della fantasia delle streghe o
degli inquisitori, o veri e propri abusi compiuti da violentatori
mascherati da demoni.

Un primo indizio a favore della nostra tesi lo troviamo proprio nelle
leggende cristiane d'Italia, ove il demonio, una volta messa a nudo la
sua natura non umana (infatti avrebbe amato mostrarsi mascherato in
veste talare per corrompere i credenti), è stato spesso immaginato come
un "globo di fuoco" affine agli UFO; in una leggenda senese raccolta da
Idilio Dell'Era si racconta del "demonio mascherato da prete" che si
aggirava attorno al castello delle Moiane in Siena, all'epoca della
contessa Dorilla in pieno Medioevo; scoperto dai monaci mentre stava
celebrando una messa blasfema in chiesa, il demonio sarebbe svanito in
un globo di fuoco che devastò il tetto della chiesa; è altresì curioso
il fatto che per secoli la comparsa e scomparsa del demonio sia stata
associata all'odore dello zolfo (nel Cinquecento le streghe erano
definite "foetentes", maleodoranti), e che in molti casi di avvistamenti
UFO i dischi abbiano prodotto un forte odore di ozonizzazione, sotto
certi aspetti simile proprio allo zolfo. Ancora, "fuochi tremolanti
sotto il terreno" ove si tenevano i sabba sono citati nei verbali del
processo alla strega Helen Guthrie di Forfar, 1661.

della - EXTRATERRESTRI NEGLI ARCHIVI STORICI VATICANI I DIAVOLI ALIENI DELLA SANTA INQUISIZIONE Prete2

É parimenti insolito notare, nelle leggende cristiane, la presenza, in
Olanda, della credenza nella "nave di Satana" che percorreva il mare la
notte per carpire anime e che sarebbe stata incendiata e distrutta da
S.Elmo protettore dei marinai; il rogo della nave, secondo i racconti
olandesi, fu in passato la motivazione del perché "il fondo del mare
talvolta fa luce di notte". Come non associare questa ulteriore
manifestazione al fenomeno degli UFO subacquei segnalati (e fotografati,
come sul Gargano e a Rimini) in tutto il mondo?


L'ALTRA FACCIA DEL MALIGNO


Quanto al diavolo vero e proprio, se leggiamo i verbali
dell'Inquisizione scopriamo come, incredibilmente, le descrizioni
dell'essere "materiale", quale che ne fosse l'età, fossero tutte
perfettamente coincidenti, ai quattro angoli del mondo. Nelle
testimonianze più affidabili ricorreva la presenza di un demone basso,
simile ai moderni Grigi, noto come "Puck" o "Pechs" nelle leggende
anglosassoni (era tutto nero e con il testone, come gli alieni visti nel
1967 a Cussac, Francia, da alcuni ragazzini); il demone basso ricorreva
anche nel trattato di demonologia del francese Jean Bodin, che, sotto
il nome di Xafan, presentava una creatura macrocefala e dalle braccia
lunghe, antesignano dei Grigi. Sempre in quegli antichi verbali ho
trovato la descrizione di un altro demone che mostra un parallelismo con
la letteratura ufologica: era descritto con molte corna, come il
chupacabras. Altri "diavoli" presenti nelle cronache del Nord Europa
riferiscono di creature dall'aspetto umano ma nerissimi di pelle e con
uno o entrambi i piedi fessi; se seguiamo alla lettera quei racconti,
essi scendevano da una "nube nera" (un UFO?) e "ballavano" in maniera
devastante (da cui l'odierno uso del termine "sabba infernale" per
indicare uno sfacelo); danzavano nei campi di grano ove, a testimonianza
del loro passaggio, la gente trovava strane figure circolari (ed in
realtà, presumibilmente, si trattava dell'antico fenomeno della
formazione di crops circles, attribuiti dalla fantasia popolare
contadina all'opera di un diavolo mietitore); ove passavano, sparivano
mucche (come nel caso delle moderne mutilazioni animali), che si credeva
fossero servite da pasto ai satanisti danzanti; questi esseri assai
spesso penetravano nelle camere da letto di uomini e donne (con le
sembianze corrispondenti all'altro sesso) e vi si accoppiavano. A
suggello di quell'unione, sul corpo degli umani veniva lasciato un
marchio, detto dalla Chiesa "il segno del demonio", ed oggi noto come
"cicatrice da impianto".

Uomini e donne potevano essere rapiti in cielo, passando attraversi
camini o muri (sensazione oggi ricorrente nei rapiti dagli UFO); lo
studioso Grillot de Givry ha dichiarato assai enfaticamente che "lo
stregone chiamato al sabba era intrattenibile, capace persino di uscire
dal buco di una serratura..."; i testimoni dicevano di avvertire l'aria
fredda sulla pelle e di vedere la terra dall'alto (come i rapiti);
quindi venivano portati al sabba ed infine abbandonati, a volte in
stato semiconfusionale e talvolta dopo diversi giorni, anche in luoghi
assai lontani dalla loro abitazione. Ugo d'Heury ha testimoniato nella
sua Historia del conte di Macon, "sparito in aria come Romolo" di
un processo in Germania ove il magistrato accusatore venne "rapito in
cielo dal diavolo". Nelle miniature quattrocentesche di Johannes
Tinctor, facenti parte del Tractatus contra sectum valdensium, si notano diavoli "volanti" che rapiscono a forza, in cielo, ignari viandanti, afferrandoli per la vita.

In definitiva, fatte salve le differenze culturali dell'epoca, tutto
quanto abbiamo sinora letto, l'intero apparato scenico e fantasmagorico
delle apparizioni del diavolo sembrava anticipare, in chiave popolare,
quello che oggi è lo scenario dei rapimenti UFO.


della - EXTRATERRESTRI NEGLI ARCHIVI STORICI VATICANI I DIAVOLI ALIENI DELLA SANTA INQUISIZIONE Prete3

Il misterioso "diavolo" rapitore veniva descritto "nero come un etiope"
nei verbali dei primi processi per stregoneria rituale di cui si ha
notizia in Irlanda, nel 1324. La testimonianza è stata resa da una
nobildonna, Lady Alice Kyteler, che disse che il demonio le si era
qualificato come "Robin figlio di Artis". Il nome di Robin ritorna in
maniera sospetta, tre secoli dopo ed a molte miglia di distanza, nei
verbali dei processi delle streghe del Somerset (e come Robin Goodfellow
compare nei disegni satirici rinascimentali e nella Natural History of Staffordshire
del 1686 del naturalista inglese Robert Plot, che riferisce di crops
lasciati da Robin ad Assen in Olanda): nel 1664 Elizabeth Stile disse di
avere un demone "famiglio" (cioè custode) in forma di gatto nero con
il nome di Robin. Ales Hunt dell'Essex disse nel 1582 che la sorella
aveva due spiriti infernali, uno dei quali chiamato Tom e l'altro
Robbyn. La svedese Isobel Adams di Pittenweem (1670) si incontrava con
un "uomo in vesti nere", che compariva ripetutamente in casa di
un'amica, Beatie Lang. A Elizabeth Knap di Groton, America, (1671) il
diavolo appariva come un vecchio, mentre a James Lindsay compariva
davanti al letto, come nei casi di rapimento UFO.

Nel 1576 Bessie Dunlop di Lyne, Scozia, descrisse il demonio come "un
vecchio onesto dalla barba grigia ed un berretto nero in testa stretto
davanti e largo dietro" (la presenza del copricapo è curiosamente
ricorrente anche nei rapimenti UFO, come nell'episodio dei coniugi
americani Barney e Betty Hill, rapiti nel 1961 e che descrissero il capo
dei Grigi con uno strano berretto in testa; e ricorre anche in un
episodio di rapimento UFO, investigato dal sottoscritto, che ha
coinvolto un professionista di Bergamo).
della - EXTRATERRESTRI NEGLI ARCHIVI STORICI VATICANI I DIAVOLI ALIENI DELLA SANTA INQUISIZIONE Prete5
Dai processi del Renfrewshire (Scozia, 1696) risulta che tutti i
nipoti della signora Fulton (presunta strega) avevano visto la stessa
persona, identificata dagli inquisitori nel diavolo tentatore: Elizabeth
Anderson a sette anni "vide un uomo nero entrare in casa della nonna";
James Lindsay, di quattordici anni, "incontrò la nonna con un uomo
nero"; una notte la nonna fece alzare il piccolo Thomas Lindsay dal
letto e "lo fece prendere per mano un Uomo Nero (cosi lo chiamava)". Era
un essere con la parte superiore del corpo "luminosa", ruvido e peloso
dai fianchi in giù il "diavolo" che si manifestava agli adepti della
"società segreta di Stendinger", scomunicati da papa Gregorio IX con la
bolla Vox in Rama del 1233; era un "monaco grigio" che ricorda
gli alieni incontrati dal rapito americano Whitley Strieber il demone
Chorozon evocato entro un cerchio nel 1909 dallo gnostico Aleister
Crowley nella foresta di Mangeall presso Wittemberg (secondo quanto
testimoniato dal suo amico Victor Neuburg); ed era un essere macrocefalo
in tutto e per tutto simile ad un Grigio il "demone" Lam evocato
sempre da Crowley nel 1919; "il cui aspetto fisico", ha scritto Roberto
Pinotti, "desumibile da un disegno dello stesso Crowley poi esposto in
quello stesso anno ad una mostra allestita al Greenwich Village di New
York, risulta assolutamente identico a quello delle entità animate
calve, glabre, macrocefale e di piccola statura così frequentemente
descritte in tanti incontri ravvicinati del terzo tipo tipici
dell'odierna fenomenologia UFO. E nel 1919 nessuno parlava di UFO e di
piloti alieni, naturalmente. E tanto meno dei Grigi. Il collegamento al
fenomeno UFO non può dunque essere ignorato".


SEGNI SULLA PELLE


Il collegamento con il fenomeno UFO lo si ha, nei pochi casi
selezionati come veramente anomali, da una serie di elementi ricorrenti
anche nella letteratura ufologica. Abbiamo già citato il fatto secondo
cui il diavolo potesse apparire collegato alla "nera nube" (speculare
dunque alla nube divina); ne testimoniò la strega Margaret Nin-Gilbert
di Thurso nel 1719 (in uno degli ultimi processi per stregoneria). Il
passaggio della "nube volante" poteva produrre pericolosi effetti fisici
su cose e persone, come i moderni UFO che rilasciano radioattività al
suolo dopo un atterraggio. Le cronache francesi riferiscono della
"strega" Reine Percheval di Bazuel, un paesino della regione di
Cambrésis, che nel 1599 venne condannata perché una delle sue vacche
aveva partorito "un vitello nato morto e mostruosamente deforme". La
deformità poteva in effetti ricordare l'esposizione alle radiazioni che
oggi noi ben conosciamo, ma che all'epoca, evidentemente, valse alla
donna l'accusa di essere un'amante del demonio. Due anni dopo nella
stessa città venne identificata un'altra strega, la cui fama era ben
nota, Aldegonde de Rue, sul cui corpo viene trovato il marchio del
diavolo: cinque puntini insensibili al dolore, sulla spalla sinistra.

In effetti, il "marchio di Satana" è troppo simile alle moderne
cicatrici sul corpo dei rapiti dagli UFO per non adombrare coincidenze
sospette. Gli inquisitori francesi lo descrivono come "un segno
minuscolo, insensibile al dolore, spesso evidenziato da una callosità o
da una verruca o da un piccolo graffio"; per quelli inglesi era invece
un capezzolo soprannumerario. Curiosamente anche in un episodio di
rapimento UFO verificatosi a Puebla, in Messico, nel 1971, il rapito di
turno si trovò sul corpo, a seguito dell'esperienza, molti capezzoli.
Scrisse la stampa: "Un giovane tredicenne di Puebla sarebbe stato a
bordo di un UFO comparso nell'ora della siesta accanto alla propria
casa. L'uomo, che dopo l'incontro ravvicinato sostiene di essersi
trovato sul corpo sei capezzoli, aveva avvertito degli strani rumori
nella casa vicina e, andato a curiosare, aveva incontrato un essere alto
più di due metri che lo invitava a bordo del disco. A bordo dell'UFO
altri alieni lo hanno sottoposto ad un test medico, estraendogli del
sangue dal pollice con un apparecchio. Dopo questa operazione gli alieni
avrebbero comunicato telepaticamente, dicendogli: Adesso tu sei dei
nostri. Dopodiché l'uomo si è ritrovato a casa, con il pollice
sanguinante, e ancora frastornato. Per quattro

della - EXTRATERRESTRI NEGLI ARCHIVI STORICI VATICANI I DIAVOLI ALIENI DELLA SANTA INQUISIZIONE Prete6mesi ha
avvertito degli intensi dolori renali di origine sconosciuta.
Sottopostosi ad una visita medica, comprendente un esame sanguigno,
avrebbe scoperto che il suo sangue non corrisponderebbe ad alcun tipo
conosciuto".

L'estrazione del sangue ricorre in diversi moderni casi di abductions
(rapimento UFO): a Burzaco in Argentina, il 4 ottobre 1972, Gilberto
Gregorio Cossioli venne sottoposto a prelievo da alcuni alieni alti 2
metri e mezzo, che lo avevano bloccato in un sedile circolare. Per
l'operazione venne usato "un apparecchio senza ago", mentre un congegno
colorato sembrava ipnotizzare la vittima; in un caso del 13 gennaio
1979, a Santiago del Estero, i rapitori alieni di Marcos Suarez si
lasciarono dietro le spalle "un acre odore di zolfo"; il 16 giugno 1980 a
Rosario quattro nanerottoli di mezzo metro rapirono il falegname Juan
Gomez; lo avrebbero sequestrato per due settimane su un disco e, scrisse
la stampa, lo avrebbero "rilasciato lontano da Rosario e con un punto
nero sull'indice destro, come se qualcuno gli avesse prelevato del
sangue". Sempre in Argentina, a Winifreda, nell'agosto 1983 il
trentaquattrenne Julio Platner raccontava di essere stato rapito da
alcuni alieni che gli avrebbero estratto del sangue per delle analisi.
Platner stava rientrando dalla sua tenuta in camioncino quando era stato
investito da un violento fascio di luce. "Ho visto prima un essere
piccolo che parlava senza muovere le labbra, e poi altri tre.
Improvvisamente mi sono trovato dentro una nave spaziale con il mio
camioncino. Essi mi hanno tranquillizzato toccandomi il braccio, mentre
anch'io volevo toccarli, notando che sembravano di gommapiuma. Sebbene
non abbiano parlato, ho capito quello che essi dicevano, forse in forma
telepatica. Così mi hanno comunicato che non mi avrebbero fatto del male
e mi avrebbero soltanto estratto del sangue per studiarlo. E subito
dopo non ho sentito più niente; mi sono risvegliato come se fossi stato
addormentato nel mio camioncino, in una strada vicina", ha raccontato
l'uomo". In Brasile, a S. Francesco di Sales, 15 ottobre 1957 il giovane
agricoltore Antonio Villas Boas veniva portato a bordo di un disco da
quattro esseri in tuta grigia e casco. Svestito e lavato, gli venne
prelevato un campione di sangue dal mento e poi fu costretto ad
accoppiarsi con un'aliena. L'incredibile resoconto, così simile agli
incontri notturni delle cronache dell'Inquisizione, potrebbe essere
interpretato come una fantasia sessuale del ragazzo, se questi non si
fosse in seguito sottoposto ad una visita medica altamente specialistica
che evidenziò che qualcosa di anomalo era effettivamente accaduto. Il
dottor Olavo Fontes, che esaminò il giovane, disse che questi era stato
esposto a radiazioni che gli causarono, per molti mesi, insonnia, dolori
in tutto il corpo, mal di testa, disappetenza, bruciore agli occhi e
lacrimazione permanente, lesioni cutanee provocate da contusioni e
macchie giallastre. Le lesioni che rimasero per qualche mese avevano
l'aspetto di piccoli noduli arrossati, duri, ondulati in superficie,
dolorosi se schiacciati.


ED I CERCHI NEL GRANO


Secondo le cronache stregonesche, in base a quanto raccontò la strega
Christian Green (Somerset, 1664), quando i famigli estraevano il sangue
alle streghe, queste erano come in trance: "Christian Green dice che il
diavolo suole succhiare la sua mammella sinistra introno alle cinque
della mattina. Dice che prova dolore e che è quasi sempre in trance
quando le succhia il corpo". Era invece "in una specie di trance" la
strega Alice Duke Manning di Wincanton, Somerset (1664), quando il suo
famiglio le riservava lo stesso trattamento. Curiosamente, anche i
rapiti, durante gli esperimenti sessuali dei Grigi, sono imbambolati
come in ipnosi, o in trance (come nel caso di Gilberto Gregorio
Cossioli)!

Il sangue era talvolta estratto dal corpo delle streghe direttamente
dal "diavolo" in persona (quello che appariva alla strega Joan Wallis di
Keiston si faceva chiamare Blackman, uomo nero). Anne Desborough
(Huntingtonshire 1646) confessò che "quando viveva a Tichmarsh nella
contea di Northampton era a letto sognando, e il famiglio la punse e la
destò dal suo sogno dicendo, quando era sveglia, che doveva avere parte
della sua anima". Quella stessa anima (intesa come l'insieme delle
sensazioni e delle pulsioni che differenziano l'essere umano
dall'animale) che sembrano tanto interessare i Grigi!

Un altro effetto del passaggio del diavolo sarebbe, per la credenza
popolare, il fatto che non cresca più alcun tipo di vegetazione (come a
volte accade con gli atterraggi UFO). Alle apparizioni del "diavolo
mietitore", secondo una Cronaca del 1678 intitolata

della - EXTRATERRESTRI NEGLI ARCHIVI STORICI VATICANI I DIAVOLI ALIENI DELLA SANTA INQUISIZIONE Prete7
The Mowing-Devil, or strange news out of Hartfordshire erano
attribuite le formazioni improvvise di crop circles, i cerchi nel grano
che da decine di anni compaiono misteriosamente nei campi della Gran
Bretagna (e non solo), disegnando incredibili figure tra le spighe
piegate. É presumibile che la comparsa di questi crops, documentate a
Lione già nell'anno 810, venisse inteso, nell'Europa postmedievale,
dalle streghe come un invito da parte del diavolo a recarsi nottetempo
nel campo per un sabba. Le autorità ecclesiastiche diedero più volte la
colpa degli strani fenomeni che "danneggiavano i campi" ai
"tempestarii", particolari streghe e stregoni ritenuti capaci di
suscitare tempeste con sortilegi, per distruggere i raccolti (ne parla
Agobardo di Lione, nell'840; l'arcivescovo descrisse l'episodio nel suo Contra insulsam vulgi opinionem de grandine et tonitruis,
raccontando di come avesse rimproverato severamente i contadini
francesi per la loro credenza nei "sollevatori di tempeste", nei demoni
scorrazzanti per il cielo, e negli uomini spaziali provenienti
dall'aerea Magonia).

La comparsa dei crops, nel corso dei secoli, poté forse dunque essere
strettamente associata al demonio, a maggior ragione quando, allora
come ora, essi si formavano accanto a cromlech (complessi megalitici
pagani), come è accaduto ad esempio nei tempi moderni accanto al
celebre sito di Stonehenge, in diverse occasioni. Di questa idea si è
detto convinto il prof. Terence Meaden, che ritiene che i monumenti
eretti nel Neolitico altro non fossero che il tributo dedicato ai crop
circles dell'epoca.

Dalla lettura degli antichi verbali processuali apprendiamo che
proprio accanto ai cromlech era solito manifestarsi quello che veniva
preso per il diavolo: accanto ad un menhir (una pietra monolitica di un
cromlech) Jonet Miller di Edimburgo incontrava il demonio, "in forma di
giovane", nel 1661. Secondo la testimonianza di Silvain Nevillon,
processato ad Orléans nel 1614, il "diavolo" apparso al sabba disse di
chiamarsi Orthon, come uno degli extraterrestri che si sarebbero
manifestati al contattista americano George Adamski nel 1950...

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