Energia dalle onde, una centrale nel Tirreno
Sommersa a 50 metri, poi sarà portata all'Elba e darà corrente a 240 famiglie
Energia dal moto ondoso
Il progetto italianohttp://video.corriere.it/ecco-piramide-che-trasforma-moto-ondoso-energia/6285c198-cf82-11e2-b6a8-ee7758ca2279
CASTIGLIONCELLO (Livorno) –
Sommersa a 50 metri di profondità nel mare di Punta Righini, quel tratto
della costa di Castiglioncello amatissimo da Alberto Sordi e Marcello
Mastroianni che qui passavano l’estate, la macchina cattura
energia dalle onde marine è pronta a stupire il mondo. L’ha appena acquistata l’Enel (costa 375 mila euro) da
40Southenergy,
una società fondata da Michele Grassi, 40 anni, laurea alla Normale,
dottorato alla Ucla di Los Angeles, ricercatore in aspettativa del
dipartimento di matematica dell’Università di Pisa, un «cervello
italiano» che è riuscito a trasformare in elettricità le onde del mare.
PUNTA RIGHINI - Sarà inaugurata
il 19 giugno a Punta Righini e per ora sarà capace di produrre energia
per soddisfare il fabbisogno di una cinquantina di famiglie. «Poi la
potenza arriverà a 150 kilowatt e la macchina verrà trasportata
all’isola d’Elba, nel mare di Pomonte», spiega Grassi, «e allora saranno
240 le famiglie a poter avere energia elettrica con le onde marine.
Tutto questo senza inquinare l’ambiente, neppure a livello paesaggistico
perché a 50 metri di profondità tutto è invisibile».
COSTI - La
macchina delle onde riesce a produrre energia a costi tre volte inferiori al fotovoltaico e
simili a quelli dell’eolico. Con un vantaggio strategico: «Non ha
impatto visivo come le pale», spiega Grassi, «perché sta sotto il mare.
Si possono costruire meccanismi simili di più dimensioni e potenza.
Grandi e costosi (milioni di euro) e piccoli ed economici». La
tecnologia si basa su semplici principi di ingegneria meccanica
applicata al moto ondoso. Nel Mediterraneo ha un ottimo rendimento e una
macchina come quella che sarà installata all’Elba in un anno può
arrivare a produrre 720 chilowattora, appunto il fabbisogno di 240
famiglie, ma in
Inghilterra dove maree e onde sono superiori anche il doppio.
Oltre a Enel, che potrebbe acquistare altre macchina dopo la
sperimentazione toscana, ci sono altre offerte di acquisto di importanti
gruppi energetici mondiali. E chissà, la macchina a onde
made in Italy potrebbe diventare uno tsunami energetico.
Marco Gasperetti
7 giugno 2013 | 17:15© RIPRODUZIONE RISERVATA