I Nas stanno verificando la regolarita' dei cosiddetti 'occhialini 3D', consegnati gratuitamente all' ingresso dei cinema. In particolare, i controlli in corso, partiti per una denuncia arrivata oggi ai Carabinieri da parte del Codacons, puntano ad accertare la sicurezza di questi dispositivi per gli occhi di chi li indossa. Anche in considerazione del fatto che, ricordano i Nas, 'i soggetti che assistono a tali rappresentazioni sono in massima parte bambini e adolescenti'. Gli occhiali che si usano per la visione dei film in 3D hanno una tecnologia semplice e consolidata, che non crea danni permanenti alla vista ma al massimo provoca fastidi momentanei in alcuni soggetti predisposti. Lo afferma Matteo Piovella, presidente della Societa' Oftalmologica italiana (Soi) commentando l'avvio di una indagine dei Nas sulla loro pericolosita'. Secondo Piovella anche nel caso di occhiali privi del marchio europeo non si corrono gravi rischi: ''Dal punto di vista delle lenti la tecnologia e' talmente semplice e poco pericolosa che e' difficile ipotizzare problemi gravi. Un altro discorso si deve fare se ad esempio sono stati usati materiali tossici nella fabbricazione''. 'Si puo' fare un parallelo con lo schermo del Pc - spiega l'esperto - che di per se' non e' dannoso, ma in persone che hanno gia' dei difetti alla vista puo' dare da subito qualche piccolo fastidio. In questo caso si parla di una tecnologia conosciuta da decenni e ben studiata, e non ci sono evidenze di problemi creati dagli occhiali. In alcuni soggetti, come ad esempio quelli che poggiano la capacita' visiva prevalentemente su un solo occhio o quelli che hanno piccoli difetti visivi, si puo' avere qualche disturbo, che non va mai pero' oltre un leggero mal di testa o, nei casi piu' gravi, un senso di nausea che spariscono in breve tempo''.