I geoglifi appena scoperti, come in generale tutti quelli della Rondonia, sono forme geometriche perfette, solitamente trapezi, rettangoli, quadrati o cerchi (a volte concentrici), di un centinaio di metri o piu' di lato, tracciate sul terreno attraverso fossi profondi anche due metri.
Molti sono stati scoperti solo quando il disboscamento della regione li ha fatti emergere dalla foresta che li aveva coperti. Altri erano usati dagli contadini locali come pascoli per il bestiame, gia' perfettamente delimitati.
A livello del terreno e' difficile apprezzarne le caratteristiche, ma dall'alto sono forme estremamente affascinanti.
Da quando sono stati identificati i primi, intorno al 1970, ne sono stati scoperti oltre 300, su una fascia di quasi 500 chilometri.
Non si sa ancora assolutamente nulla della cultura che li ha prodotti, e non e' stato trovato nessun altro indizio archeologico nella zona, il che rende impossibile anche datare le strutture.