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 2013: il sole si risveglia. Ci attende un grande caos nelle comunicazioni sul pianeta

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MessaggioTitolo: 2013: il sole si risveglia. Ci attende un grande caos nelle comunicazioni sul pianeta   2013: il sole si risveglia. Ci attende un grande caos nelle comunicazioni sul pianeta Icon_minitimeVen 21 Gen 2011, 14:59

2013: il sole si risveglia. Ci attende un grande caos nelle comunicazioni sul pianeta


2013: il sole si risveglia. Ci attende un grande caos nelle comunicazioni sul pianeta 01132_sun
Una previsione agghiacciante è stata pubblicata di recente da esperti della NASA. Secondo gli astronomi americani, nel 2013, dopo anni di ibernazione, il Sole si risveglierà e la Terra sarà minacciata da sfortunate conseguenze. Diffuse esplosioni sulla stella calda possono portare ad un empasse globale delle comunicazioni satellitari. Il risultato: sul pianeta arriverà il caos.
Il Segretario della Difesa, Liam Fox, nel suo rapporto ha rilevato che la perfetta tempesta elettromagnetica porterà ad un disastro tecnologico sulla Terra. Ha ulteriormente rafforzato le sue affermazioni con delle statistiche recenti che indicano come la temperatura di superficie delle stelle calde stia rapidamente aumentando.
Le tempeste solari genereranno un grande livello di radiazioni che influirà sul campo magnetico terrestre. Questo potrebbe rivelarsi un collasso per l’umanità: treni ed aerei si fermeranno, i navigatori GPS anche e i cellulari e le rete radio scompariranno.
Come ha sottolineato Liam Fox, la società è troppo dipendente dalla tecnologia e questo la rende molto vulnerabile. I protettori naturali della Terra semplicemente non ce la faranno a gestire la “rivolta” del Sole, cosa che metterà fuori uso tutti i computer. Anche The DailyMail dice che a causa dell’attività solare il sistema bancario subirà delle conseguenze.
Black-outs di energia elettrica intorno al mondo potranno estendersi da ore a molti mesi. Tuttavia, si potranno minimizzare le conseguenze negative di questa esplosione se ci prepariamo per tempo al collasso.
Gli scienziati stanno analizzando l’attività solare da 11 anni. Gli anni precedenti sono stati piuttosto quieti. Ma, secondo gli esperti, si è trattato della quiete prima della tempesta.
In termini di energia, anelli di fuoco pronti a fuggire nel prossimo futuro dalla superficie del Sole, sono paragonabili a centinaia di bombe di idrogeno. Se la loro forza distruttiva raggiungerà la Terra, causerà grandi perdite economiche. Secondo le stime preliminari, questi saranno 20 volte maggiori del danno causato dal famoso uragano Katrina.
Per informazione: i flares solari (flare= eruzione di plasma- brillamento- dalla superficie di un sole, ndt) sono le più potenti tra tutte le manifestazioni dell’attività solare. L’energia di un grande flare solare raggiunge i 1032 erg, che sono approssimativamente 100 volte maggiori dell’energia termica che si potrebbe ottenere bruciando tutto il petrolio conosciuto e le riserve di carbone sulla Terra
Un forte flusso corpuscolare perturba il campo magnetico del nostro pianeta, cosa che porta ad un forte e velocissimo cambiamento delle sue caratteristiche. Le particelle che si muovono ad una velocità di 400-1000 km / s, raggiungono l’atmosfera della Terra entro un giorno o due. Questo processo si chiama tempesta magnetica.
Da molto tempo è risaputo che i flares solari provocano tempeste magnetiche sulla Terra. In quei giorni i medici chiedono alle persone metereopatiche di fare attenzione e di evitare stress sia fisico che emozionale perché tali fenomeni cosmici aumentano il rischio di malattie cardiache. Si è osservato che il 13 per cento dei casi di infarto miocardico avvengono durante le tempeste magnetiche.
Tipicamente, queste tempeste sono accompagnate da disturbi nella ionosfera, che portano in particolare ad interruzioni nelle comunicazioni radio. I flares solari sono un fenomeno piuttosto serio e frequente, accompagnato da un’ondata di radiazione elettromagnetica che può causare un danno irreparabile al nostro pianeta.
Nel 2002, un satellite NASA registrò un flare gigante sul Sole, che causò la formazione di una protuberanza il cui diametro era 30 volte la terra. Gli scienziati allora dissero che eravamo stati fortunati perché non ci fu alcun rilascio di energia nella direzione del nostro pianeta. Diversamente, l’emissione di una tale forza avrebbe portato a distorsioni significative nel campo magnetico.
Nel novembre 2003 ci fu un altro potente flare che mise ko un satellite giapponese per le comunicazioni, il Kodama, che per prima cosa si mise a trasferire informazioni sbagliate e poi interruppe la comunicazione. Questa espulsione di materia stellare fu la terza più grande mai registrata.
Vediamo quindi cosa avrà in serbo per noi il 2013…
By Vyacheslav Lokatsky / Traduzione a cura di: Cristina Bassi / Fonte originale: english.pravda.ru / Fonte: thelivingspirits.net
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MessaggioTitolo: Re: 2013: il sole si risveglia. Ci attende un grande caos nelle comunicazioni sul pianeta   2013: il sole si risveglia. Ci attende un grande caos nelle comunicazioni sul pianeta Icon_minitimeVen 21 Gen 2011, 15:02

Nel 2016 spariranno le macchie solari

2013: il sole si risveglia. Ci attende un grande caos nelle comunicazioni sul pianeta 01131_sunNel 2016 potrebbe splendere sulla Terra un Sole senza macchie? La previsione arriva da un gruppo di ricercatori del National Solar Observatory di Tucson, in Arizona. L’attività magnetica solare, da cui dipendono i cosiddetti “sunspots”, ovvero le macchie solari, è in costante calo dal 1990 a oggi, dicono gli studiosi, e di questo passo tra 15 anni potrebbero scomparire del tutto. Per decenni. Come è avvenuto nel 17° secolo. Il fenomeno, noto come “Minimo di Maunder”, è coinciso con un lungo periodo di raffreddamento della Terra: una piccola era glaciale. Potrebbe risuccedere? Alessandro Bemporad, ricercatore dell’INAF-OA di Torino, eletto nel 2009 “Fisico solare dell’anno”, frena: “Le macchie solari aumentano e diminuiscono ciclicamente, senza che ci sia una diretta corrispondenza con le variazioni della temperatura terrestre”, spiega Bemporad. “Inoltre, questo genere di previsioni ha un alto grado di incertezza e non si può escludere che il campo magnetico del Sole, attualmente nel suo ciclo 24, riprenda quota”.
Tenute sotto osservazione sin da quando sono state scoperte, grazie al cannocchiale di Galileo Galilei, le macchie solari sono aree della superficie del Sole che appaiono più scure del resto della nostra stella, a causa di una temperatura minore rispetto a quella circostante. Il monitoraggio delle macchie ha mostrato cicli di 11 anni, in cui il numero di macchie raggiunge picchi di massimo e di minimo.
L’ultimo minimo solare, in corrispondenza della fase finale del ciclo 23, si sarebbe dovuto chiudere l’anno scorso. Normalmente i periodi di inattività della nostra stella durano 16 mesi. Stavolta, va avanti così da 26 mesi, il lasso di tempo più lungo nell’ultimo secolo. Il dato sarebbe in linea con le osservazioni di Matthew Penn e William Livingston, che da circa 20 anni monitorano l’attività solare utilizzando la tecnica chiamata Zeeman splitting o effetto Zeeman, dal nome del fisico olandese che l’ha scoperta e per la quale ha meritato il Premio Nobel.
In pratica, il metodo consiste nella misurazione delle linee spettrali emesse dagli atomi di ferro nell’atmosfera solare. Più le linee spettrali sono distanziate, tanto maggiore è l’attività del campo magnetico esterno che crea l’effetto. Dopo aver analizzato 1500 macchie solari, i due scienziati hanno concluso che mediamente il campo magnetico è diminuito. La ragione di questa diminuzione non è chiara, ma lungo questa china le macchie solari sarebbero destinate a scomparire del tutto già nel 2016.
“La previsione è prematura”, commenta Alessandro Bemporad dall’OA di Torino. “L’evento potrebbe non verificarsi, oppure verificarsi e non provocare alterazioni climatiche come alla fine del 1600?. Gli stessi ricercatori statunitensi sono cauti. “Solo il tempo potrà stabilire come andranno le cose. Di certo, non c’è dubbio che le macchie solari non godono di ottima salute in questo periodo”.
Fonte: www.media.inaf.it
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