Spazio: la vita sulla Terra portata da detriti da altri pianeti
Il meccanismo di trasferimento di materiali solidi,
avrebbe permesso nei primi temi di vita dell'Universo, ai sistemi
planetari di scambiarsi grandi quantità di sostanza con la sopravvivenza
anche dei microorganismi incorporato nei detriti
La vita sulla Terra
sarebbe
stata portata da detriti rocciosi provenienti da altre stelle o
pianeti, che avrebbero diffuso microrganismi sul nostro pianeta. A sostenerlo e' una ricerca della Princeton University presentata durante lo European Planetary Sciences Congress.
Lo studio rappresenta finora
la piu' forte evidenza in sostegno della teoria della litopanspermia, l'ipotesi secondo cui forme di vita elementari sarebbero state "sparse" nell'Universo attraverso frammenti planetari, simili a piccoli meteoriti, generati in seguito a eruzioni vulcaniche o a collisioni con oggetti simili ad asteroidi.
Alla fine,
la gravita' di un sistema planetario vicino avrebbe intrappolato questi detriti.In base alla ricerca, esisterebbe dunque una altissima probabilita'
che la vita sia arrivata sulla Terra durante l'"infanzia" del nostro
sistema solare, quando il nostro pianeta e i suoi vicini potrebbero
essere stati cosi' prossimi da scambiarsi ingenti quantita' di materiali
solidi che portavano microrganismi viventi.
Gli scienziati hanno
calcolato le probabilita' di successo del cosiddetto "trasferimento debole di materia"."La conclusione del nostro lavoro - ha spiegato Amaya Moro-Mart¡n, coinvolta nello studio - e' che
il
meccanismo di trasferimento debole rende la litopanspermia un'ipotesi
praticabile perche' avrebbe permesso ai sistemi planetari di scambiarsi
grandi quantita' di materiale solido, e avrebbe comportato tempi che
avrebbero potuto consentire la sopravvivenza dei microrganismi incorporato nei detriti".
fonte AGI
"La conclusione del nostro lavoro - ha spiegato Amaya Moro-Mart¡n, coinvolta nello studio - e' che
il
meccanismo di trasferimento debole rende la litopanspermia un'ipotesi
praticabile perche' avrebbe permesso ai sistemi planetari di scambiarsi
grandi quantita' di materiale solido, e avrebbe comportato tempi che
avrebbero potuto consentire la sopravvivenza dei microrganismi
incorporato nei detriti".
fonte AGI