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MessaggioTitolo: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeVen 23 Ott 2009, 08:43

L’asteroide Apophis.

L’asteroide Apophis torna a far notizia. Ma questa volta è meno minaccioso del passato. Al Jet Propulsion Laboratory della Nasa dove c’è un nucleo di specialisti che sorveglia e misura i minuscoli pianetini che talvolta circolano minacciosi vicino alla Terra, si sono rifatti calcoli dell’orbita di Apophis concludendo che la probabilità di caderci addosso il 13 aprile 2036 è scesa da una su 45 mila a quattro su un milione. Possiamo dunque dormire sonni tranquilli, sperando che non intervengano strane perturbazioni a modificare la sua traiettoria.

MESI DI OSSERVAZIONI - Il risultato è il frutto di molti mesi di osservazioni soprattutto condotte da un gruppo di astronomi dell’Università delle Hawaii utilizzando il telescopio di 2,2 metri collocato sulla vetta del Mauna Kea. Ma altri osservatori sono stati coivolti: dal Kitt Peak in Arizona ad Arecibo a Porto Rico. Quando Apophis venne scoperto nel 2004 si era calcolata una probabilità del 2,7 per cento che ci finisse addosso nel 2029. Ma ulteriori rilevamenti ed elaborazioni allontanarono la tremenda prospettiva ed ora si sa che quando arriverà il 13 aprile 2029, transiterà a 29.450 chilometri dal nostro pianeta; vale a dire al di sotto dell’orbita geostazionaria di 36 mila chilometri dove ruotano i satelliti per le telecomunicazioni e quindi ben più vicino della Luna. La Nasa continua a monitorare la minaccia dei asteroidi e comete attraverso il programma Near Earth Object Observation Program, noto come «Spaceguard». E intanto si studia come poter intervenire per ridurre il pericolo e allontanare qualche intruso che la traccia della sua traiettoria porterebbe a collidere con il nostro globo.


http://centroufologicotaranto.wordpress.com/category/astronomia/
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeVen 23 Ott 2009, 08:46

Cosmo: scoperta una nana bianca supermassiva pronta ad esplodere

ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE NewmassivewhitedwarfrxjASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE W340

Da 12 anni gli astronomi si chiedevano che razza di oggetto fosse quello che emanava raggi X vicino alla luminosa stella HD 49798. Finalmente lo hanno scoperto, e la risposta li ha lasciati sbalorditi. Grazie all’eccezionale sensibilità del telescopio orbitante dell’ESA XMM-Newton, un gruppo di ricercatori italiani dell’Istituto nazionale di astrofisica (INAF) ha appena dimostrato che si tratta di una nana bianca, piccole stelle morenti di debolissima luminosità, dalle caratteristiche fuori dall’ordinari. Pur avendo un diametro di quasi 7.000 chilometri, pari solo a circa metà di quello della Terra, è una tra le più massicce mai scoperte e quella che ruota con la maggior velocità finora conosciuta: impiega appena 13 secondi per compiere un giro completo. Se solo questa rotazione fosse un poco più rapida, la sua struttura non reggerebbe l’enorme forza centrifuga prodotta e la stella si distruggerebbe. Già questa caratteristica fa di RX J0648 una vera e propria rarità nel panorama dei corpi celesti. Ma la cosa più sorprendente è che questa scoperta, appena annunciata sulla rivista Science, è stata possibile “per un soffio”, in tempi cosmologici. Infatti RX J0648-4418 – questa è la sua sigla – sta per esplodere. Tra qualche milione di anni, questa nana bianca si disintegrerà, collassando in una Supernova sotto il suo stesso peso.

Gli scienziati lo hanno dedotto calcolando con precisione il peso della nana bianca. L’ago della bilancia ha segnato valori limite, pari a circa il doppio della tipica massa delle stelle del suo genere. “Grazie al fatto che RXJ0648 è in un sistema binario, abbiamo potuto misurarne la massa in maniera estremamente accurata, senza dover ricorrere ad assunzioni o modelli teorici difficili da verificare, ma basandoci sulle leggi della meccanica classica”, commenta Sandro Mereghetti, dell’INAF-Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano, primo autore dell’articolo. “Ci aspettavamo di trovare una massa minore di quella del Sole. Invece la massa di RXJ0648 non solo è già pericolosamente vicina al limite massimo sostenibile da una nana bianca – una stella che ha esaurito le fonti di energia nucleare al suo interno – ma sta anche crescendo”.

Questa stella infatti è vicina ad un altro astro, noto come HD 49798, cui è legata dalla reciproca forza di attrazione gravitazionale. La stella compagna sta cedendo a RXJ0648 parte degli strati più esterni del gas che compone la sua atmosfera, rendendo la nana bianca sempre più massiccia. Già adesso la sua massa è pari a 1,3 masse solari. Quando raggiungerà un peso pari a 1,4 masse solari, tra qualche milione di anni, la quantità di materia accumulatasi su RXJ0648 sarà sufficientemente elevata da innescarne il collasso gravitazionale che potrebbe portare all’esplosione come una Supernova di tipo Ia o alla formazione di una stella di neutroni.

Per arrivare a questa scoperta sono state determinanti le osservazioni nei raggi X del satellite per l’astrofisica delle alte energie XMM-Newton dell’Agenzia Spaziale Europea ESA. È infatti impossibile studiare questa nana bianca nella luce visibile, poiché la sua stella compagna è molto più grande e luminosa. Le osservazioni nei raggi X hanno così permesso di svelare la natura di RXJ0648 e fornire informazioni decisive sulla sua massa, che avranno importanti ricadute anche nello studio dei processi che regolano lo scambio di materia nei sistemi stellari binari, della struttura interna delle stelle nane bianche o dell’origine delle Supernovae di tipo Ia, utilizzate come “metri cosmici” per studiare l’espansione dell’Universo. “L’esistenza di sistemi binari simili a questo era stata prevista dai modelli teorici, ma finora non ne era stato individuato nessuno.” prosegue Mereghetti.“Ci aspettiamo quindi che RXJ0648 e la sua stella compagna saranno oggetto in futuro di numerose osservazioni che permetteranno di ottenere nuove informazioni sulla evoluzione di questi oggetti celesti e sulle loro proprietà fisiche”.

Anche se RX J0648-4418 è abbastanza lontana per non rappresentare un pericolo per la Terra, è sufficientemente vicina per regalarci, quando esploderà, uno spettacolo celeste mozzafiato che sarà ben visibile nel cielo anche di giorno e ad occhio nudo. Chi vivrà, vedrà.

Fonte: http://www.asi.it/it/news/bomba_a_orologeria_nel_cosmo
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeVen 23 Ott 2009, 08:47

Scoperto WASP - 18B, pianeta gigante e 'suicida'.


ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE PianeASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE W276

Gli astronomi hanno scoperto quello che sembra un nuovo, gigante pianeta con una vocazione suicida. Il pianeta, chiamato WASP-18b, è così grande e così vicino al suo sole, che tra un miliardo di anni di vita morirà.

Il suo destino è infatti quello di essere ingoiato dalla stella in quello che gli esperti hanno definito "un tango della morte".

WASP-18b, scrive Usa Today, è grande 10 volte più di Giove e dista 3 milioni di chilometri dal suo sole, chiamato quasi come lui, WASP-18. E' situato nella costellazione della Fenice e dista 325 anni luce dalla Terra. La temperatura sul pianeta è di 3.800 Fahrenheit (2.100 Celsius).

E' così raro trovare un pianeta suicida che Douglas Hamilton, astronomo dell'Università del Maryland, è arrivato a ipotizzare che in realtà il pianeta non troverà la fine nel tango mortale con il suo sole ma potrebbe sopravvivere sovvertendo tutti i calcoli degli scienziati.


LINK DELLA NOTIZIA:
http://mysterium.blogosfere.it/2009/08/scoperto-wasp-18b-pianeta-gigante-e-suicida.html
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeVen 23 Ott 2009, 08:48

Le prossime eclissi totali
di Sole e di Luna




Per tutti coloro che rimarranno affascinati dall'eclisse di agosto, e vorranno ripetere l'esperienza, riportiamo le date delle prossime eclissi totali.
Purtroppo dovremo attendere fino al 2026 affinché si verifichi un'altra eclisse totale di Sole in Europa, quindi sarà necessario affrontare lunghi viaggi per potersi godere questo meraviglioso spettacolo.

Riportiamo anche le date delle prossime eclissi parziali e totali di Luna, che sono forse meno spettacolari ma certamente osservabili con maggiore facilità, anche dalla finestra di casa nostra.

Le prossime eclissi parziali e totali di sole e di Luna


ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE SolepASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE W324

link aggiornato sulle prossime eclissi totali di sole

http://www.pd.astro.it/eclisse/prossime.htm#1
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeVen 23 Ott 2009, 08:51

Scoperta italiana: ecco come nascono i buchi neri giganti

ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Pomaug2009webASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE W500

Pubblicato da centroufologicotaranto su Settembre 10, 2009
astronomi li chiamano «AGN fortemente oscurati»: sono galassie che hanno al centro un buco nero supermassiccio, oscurato però da materiale talmente denso da assorbire le pur potentissime emissioni ad alta energia. Ma quanti sono, rispetto al totale degli AGN? Su questo punto, che ha implicazioni fondamentali per l’astrofisica, c’è parecchio disaccordo. Alcune osservazioni ad alta energia (nei raggi X e gamma), infatti, sembrano indicare che siano appena 1 su 10, mentre quelle nella banda ottica ne individuano una percentuale assai più cospicua. Ora, uno studio guidato da astrofisici dell’INAF potrebbe aver chiarito il mistero: i buchi neri supermassicci avvolti da un pesante toro di polvere (AGN Compton-thick, questo il loro nome esatto), osservati nei raggi gamma, sono una frazione rilevante della popolazione totale di AGN, ma più sono distanti e più è difficile individuarli.


Per calcolarne correttamente la distribuzione, dunque, occorre valutare non solo quanta polvere li avvolge, ma anche a che distanza si trovano. È ciò che ha fatto il gruppo di astrofisici guidato da Angela Malizia, dell’INAF-IASF Bologna, basandosi sui dati raccolti dal telescopio spaziale INTEGRAL dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), finanziato per l’Italia dall’ASI (Agenzia Spaziale Italiana). «Abbiamo preso in esame il campione completo degli 88 AGN con l’emissione più intensa», spiega Malizia, «e li abbiamo analizzati uno a uno, con infinita pazienza, ricostruendone il flusso, l’oscuramento e la distanza. E ci siamo accorti che quelli fortemente oscurati diminuivano mano a mano che la distanza aumentava. Così, per calcolare in modo affidabile la distribuzione, abbiamo pensato di selezionare un sotto-campione che comprendesse solo le sorgenti più vicine. Il risultato? Gli AGN fortemente oscurati sono superiori al 24% del totale, dunque circa 1 su 4».


L’importante risultato è in corso di pubblicazione sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. Ed è già stato selezionato come Picture of the Month del mese di agosto, il riconoscimento che il team internazionale di INTEGRAL assegna, di mese in mese, al miglior lavoro scientifico realizzato grazie ai dati raccolti dal satellite. Oltre ad Angela Malizia, alla ricerca hanno preso parte John Stephen e Loredana Bassani dell’INAF-IASF Bologna, Anthony Bird della University of Southampton (UK), Francesca Panessa e Pietro Ubertini dell’INAF-IASF Roma.



Fonte: http://www.inaf.it/
http://centroufologicotaranto.wordpress.com/category/anomalie-dello-spazio/
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeVen 23 Ott 2009, 08:52

Scoperti due buchi neri di grande massa nella stessa galassia

Osservazioni condotte da Chandra nella galassia NGC 6420 rivelano la presenza nella zona centrale della galassia di ben due buchi neri supermassivi…

Da tempo sappiamo ormai che la “vita” delle galassie e’ sovente interessate da eventi di interazione – e talvolta di fusione – con galassie limitrofe, eventi che comportano, tra le altre cose, diverse conseguenze sulla storia di formazione stellare interna alle galassie coinvolte. La galassia NGC 6420 e’ probabilmente il risultato di una fusione di due galassie piu’ piccole

Gia’ osservazioni precedenti, in banda X, avevano mostrato che la regione centrale emetteva in tale banda, tuttavia gli astronomi non avevano avuto modo di comprendere quale fosse la sorgente di tale radiazione.

ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE BuconeroASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE W504

Immagine della galassia NGC 6420 con i due “nuclei”evidenziati
(Credits: Chandra website)

Recentemente, la sonda Chandra e’ stata in grado di mostrare che la radiazione X proviene da due differenti nuclei. Inoltre, attraverso lo studio dello spettro X rilevato per tali sorgenti dalla sonda, gli astronomi hanno compreso come con buona probabilita’ all’origine di tale radiazione vi siano due buchi neri di grande massa.

L’analisi del sistema fa ritenere che nel corso delle prossime centinaia di milioni di anni, i due oggetti saranno destinati a fondersi in uno solo di massa piu’ grande. Importante constatazione, poiche’ mostra come in effetti sia probabile che tali buchi neri cosi’ massici siano il risultato spesso di diversi eventi di aggregazione tra oggetti di massa piu’ piccola.

Approfondimenti sul sito di Chandra

http://www.gruppolocale.it/?p=65
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeVen 23 Ott 2009, 08:54

NEMESIS:la Stella Oscura

ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Nemesi7.th


Supponiamo che il nostro Sole abbia una stella compagna, un debole astro orbitante ben oltre i confini del sistema planetario.

In teoria ciò non dovrebbe sorprendere, se si pensa che più della metà delle stelle appartenenti alla nostra galassia fanno parte di
sistemi binari, dove due stelle legate gravitazionalmente ruotano attorno ad un baricentro comune. La stessa Proxima Centauri, la stella a noi più vicina, fa parte di un sistema stellare multiplo.

Inoltre, vi sono sistemi binari di tipo esteso (wide binary star systems) in cui le due stelle sono separate da oltre 10.000 U.A.: questo sarebbe lo scenario prospettato dai sostenitori dell'ipotesi Nemesis per rendere conto della periodicità delle estinzioni di massa riportata da Raup e Sepkosky.

L'ipotetico compagno stellare del Sole, (Nemesis, the Death Star), fu suggerito nel 1984 dal Prof. Richard Muller,astrofisico e docente di fisica all'Università di Berkeley (California) insieme ai colleghi Marc Davis e Piet Hut in un articolo pubblicato dalla rivista Nature ("Extinctions of species by periodic comet showers").

La descrizione del percorso di ricerca che ha portato a formulare la teoria Nemesis, è contenuta nel bellissimo libro "Nemesis" scritto dallo stesso Muller (Widenfeld and Nicolson, New York,
1984).

Contemporaneamente, ma indipendentemente, l'esistenza di Nemesis fu proposta da due astronomi americani, Andrew Jackson e Daniel Whitmire, nello stesso numero della rivista scientifica citata.

La stella Nemesis, (così chiamata da R.Muller con riferimento alla mitica Dea greca della vendetta e del castigo già figlia della Notte), potrebbe essere una nana rossa, ossia un piccolo astro debolmente luminoso che orbita intorno al Sole con un periodo di 26 milioni d'anni.

L'orbita ellittica di Nemesis la condurrebbe ad una distanza dal Sole che può variare da mezzo anno luce nel punto più vicino (perielio), a 2,8 anni luce nel punto più lontano (afelio). Ricordiamo che Proxima Centauri, la stella più vicina , si trova a 4,25 anni luce dal Sole.

Ogni 26 milioni d'anni il passaggio al perielio di Nemesis attraverso la nube d'Oort , l'immensa nube sferica composta da milioni di miliardi di nuclei cometari che circonda il sistema solare, darebbe luogo a perturbazioni nelle orbite delle comete, provocando periodiche ed intense "piogge cometarie" nel sistema solare interno (Mercurio,Venere,Terra e Marte).Questa regione di spazio è normalmente priva di comete poiché l'attrazione gravitazionale esercitata dai pianeti giganti, Giove e Saturno, agendo come una sorta di "titanico aspirapolvere", mantiene questa parte del sistema solare relativamente sgombra da comete ed altri oggetti cosmici. Ricordiamo che il numero di comete che attualmente si avvicinano al Sole è di circa due l'anno.
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeVen 23 Ott 2009, 08:57

Il passaggio di Nemesis influenza le catastrofi cosmiche ?



Nel corso di una pioggia cometaria, una piccola frazione dei miliardi di comete in arrivo potrebbe raggiungere la Terra e colpirla, innescando il tremendo meccanismo di impatti, catastrofi ecologiche ed estinzioni di massa delle specie viventi. Secondo le stime di Muller e Hut, le "tempeste cometarie" provocate dal passaggio ravvicinato di Nemesis potrebbero durare da 100.000 a 2 milioni di anni; ci sarebbero forse 10 impatti distribuiti nell'arco di due milioni di anni, con intervalli di 50.000 anni tra uno e l'altro.

In questo scenario, l'ipotesi Nemesis potrebbe riconciliarsi con le affermazioni dei paleontologi che, a proposito dell'estinzione dei dinosauri, parlano di un lento e graduale declino che si trascinerebbe per parecchie centinaia di migliaia d'anni: durante una tipica pioggia cometaria, infatti, le specie non scomparirebbero simultaneamente, alcune si estinguerebbero a causa del primo impatto, altre sopravvivrebbero ma sarebbero uccise dalle conseguenze di un impatto successivo e così via.

Per quanto riguarda la natura del compagno stellare responsabile dei periodici eventi catastrofici, la teoria proposta da Whitmire e Jackson si discostava da quella di Muller: per i primi, infatti, Nemesis potrebbe essere una stella invisibile, una nana bruna la cui massa è talmente piccola (meno di 1/10 di quella solare) da non riuscire ad innescare le reazioni di fusione termonucleare.

Tuttavia, per Muller, non è detto che la "stella perturbatrice" debba essere invisibile. Partendo dall'assunto che Nemesis abbia una magnitudine compresa tra 7 e 12, essa sarebbe così debolmente luminosa da essere sfuggita alle surveys impiegate per misurare la distanza di deboli stelline vicine.

Una delle maggiori critiche mosse alla teoria Nemesis riguarda la stabilità dell'orbita. Quest'ultima, secondo alcuni astronomi, sarebbe troppo eccentrica per essere mantenuta costante nel tempo. La stella dovrebbe già da tempo aver lasciato il sistema. Infatti, ad ogni successivo passaggio ravvicinato della stella, aumenterebbe sempre di più la distanza Nemesis-Sole in termini di U.A., in questo modo la teoria non potrebbe più rendere conto del ciclo di 26 milioni di anni. Tuttavia, i calcoli compiuti da Piet Hut sembrano smentire tali critiche, in quanto confermerebbero che la stabilità dell'orbita di Nemesis è sufficientemente lunga da giustificare il meccanismo che sta alla base delle periodicità delle estinzioni . Secondo le stime di Hut l'orbita del compagno stellare dovrebbe avere una stabilità di circa un miliardo di anni.

Alcuni scienziati hanno però sostenuto che questo periodo non è sufficientemente lungo se paragonato all'età del sistema solare, stimata in 4,5 miliardi di anni. Tuttavia, secondo Muller è probabile che Nemesis non abbia mantenuto sempre la stessa orbita, 4,5 miliardi di anni fa essa doveva essere molto più vicina al sole, in seguito a causa degli effetti gravitazionali di stelle vicine, si è gradualmente allontanata fino ad occupare l'orbita attuale che potrà mantenere per un altro miliardo di anni.

E' opportuno precisare che l'ipotesi Nemesis non prevede che la periodicità debba essere rigorosamente precisa, infatti le perturbazioni causate dal passaggio di stelle vicine produrrebbero una leggera alterazione (dell'ordine di pochi milioni di anni) dell'orbita nemesiana e di conseguenza inciderebbero sugli intervalli intercorrenti fra un'estinzione e l'altra.
In questo momento Nemesi potrebbe trovarsi alla distanza massima dal Sole (afelio) , lontana quasi 3 anni luce. Ciò potrebbe significare che il prossimo passaggio ravvicinato di Nemesis, con il suo strascico di"tempeste cometarie" e catastrofici impatti, avverrà in un futuro lontanissimo, nientemeno che tra 15 milioni d'anni.

http://www.segnidalcielomag.altervista.org/nemesis_stella_oscura.html
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeVen 23 Ott 2009, 08:59

ADMIN ha scritto:
Il passaggio di Nemesis influenza le catastrofi cosmiche ?



Nel corso di una pioggia cometaria, una piccola frazione dei miliardi di comete in arrivo potrebbe raggiungere la Terra e colpirla, innescando il tremendo meccanismo di impatti, catastrofi ecologiche ed estinzioni di massa delle specie viventi. Secondo le stime di Muller e Hut, le "tempeste cometarie" provocate dal passaggio ravvicinato di Nemesis potrebbero durare da 100.000 a 2 milioni di anni; ci sarebbero forse 10 impatti distribuiti nell'arco di due milioni di anni, con intervalli di 50.000 anni tra uno e l'altro.

In questo scenario, l'ipotesi Nemesis potrebbe riconciliarsi con le affermazioni dei paleontologi che, a proposito dell'estinzione dei dinosauri, parlano di un lento e graduale declino che si trascinerebbe per parecchie centinaia di migliaia d'anni: durante una tipica pioggia cometaria, infatti, le specie non scomparirebbero simultaneamente, alcune si estinguerebbero a causa del primo impatto, altre sopravvivrebbero ma sarebbero uccise dalle conseguenze di un impatto successivo e così via.

Per quanto riguarda la natura del compagno stellare responsabile dei periodici eventi catastrofici, la teoria proposta da Whitmire e Jackson si discostava da quella di Muller: per i primi, infatti, Nemesis potrebbe essere una stella invisibile, una nana bruna la cui massa è talmente piccola (meno di 1/10 di quella solare) da non riuscire ad innescare le reazioni di fusione termonucleare.

Tuttavia, per Muller, non è detto che la "stella perturbatrice" debba essere invisibile. Partendo dall'assunto che Nemesis abbia una magnitudine compresa tra 7 e 12, essa sarebbe così debolmente luminosa da essere sfuggita alle surveys impiegate per misurare la distanza di deboli stelline vicine.

Una delle maggiori critiche mosse alla teoria Nemesis riguarda la stabilità dell'orbita. Quest'ultima, secondo alcuni astronomi, sarebbe troppo eccentrica per essere mantenuta costante nel tempo. La stella dovrebbe già da tempo aver lasciato il sistema. Infatti, ad ogni successivo passaggio ravvicinato della stella, aumenterebbe sempre di più la distanza Nemesis-Sole in termini di U.A., in questo modo la teoria non potrebbe più rendere conto del ciclo di 26 milioni di anni. Tuttavia, i calcoli compiuti da Piet Hut sembrano smentire tali critiche, in quanto confermerebbero che la stabilità dell'orbita di Nemesis è sufficientemente lunga da giustificare il meccanismo che sta alla base delle periodicità delle estinzioni . Secondo le stime di Hut l'orbita del compagno stellare dovrebbe avere una stabilità di circa un miliardo di anni.

Alcuni scienziati hanno però sostenuto che questo periodo non è sufficientemente lungo se paragonato all'età del sistema solare, stimata in 4,5 miliardi di anni. Tuttavia, secondo Muller è probabile che Nemesis non abbia mantenuto sempre la stessa orbita, 4,5 miliardi di anni fa essa doveva essere molto più vicina al sole, in seguito a causa degli effetti gravitazionali di stelle vicine, si è gradualmente allontanata fino ad occupare l'orbita attuale che potrà mantenere per un altro miliardo di anni.

E' opportuno precisare che l'ipotesi Nemesis non prevede che la periodicità debba essere rigorosamente precisa, infatti le perturbazioni causate dal passaggio di stelle vicine produrrebbero una leggera alterazione (dell'ordine di pochi milioni di anni) dell'orbita nemesiana e di conseguenza inciderebbero sugli intervalli intercorrenti fra un'estinzione e l'altra.
In questo momento Nemesi potrebbe trovarsi alla distanza massima dal Sole (afelio) , lontana quasi 3 anni luce. Ciò potrebbe significare che il prossimo passaggio ravvicinato di Nemesis, con il suo strascico di"tempeste cometarie" e catastrofici impatti, avverrà in un futuro lontanissimo, nientemeno che tra 15 milioni d'anni.

http://www.segnidalcielomag.altervista.org/nemesis_stella_oscura.html

Video: 2012 Nemesis e la nube di Oort




Un'analisi di come Nemesis potrebbe passare attraverso la nube di Oort e scagliare verso il sistema solare interno comete e asteroidi...spiegazione della ciclicità di estinzioni sul nostro pianeta?



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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeVen 23 Ott 2009, 09:16

Scoperta una "Super-Terra" rocciosa distante 500 anni luce. (16.settembre.2009)

ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Pianeta.th
Il piu' piccolo pianeta mai scoperto fuori dal sistema solare ha una superficie rocciosa e ha la stessa densita' della Terra. Secondo i dati forniti da un gruppo di ricercatori svizzeri, l'"esopianeta" ribattezzato CoRoT-7b dal nome del telescopio che lo aveva individuato per la prima volta a febbraio, rientra nella categoria delle "super-Terre".

Ma la sua particolarita', rispetto alla decina di pianeti con queste caratteristiche gia' individuati, e' che e' molto piu' piccolo (e' 1,7 volte la Terra) e la sua orbita dista soli 2,5 milioni di chilometri dalla stella e impiega 20 ore a compiere una rotazione completa. In piu' ha una supeficie rocciosa simile a quella terrestre, anche se le sue temperature massime di 1000-1.500 gradi non permetterebbero lo sviluppo di forme di vita.

Le misurazioni, secondo quanto riporta l'Astronomy and Astrophysics Journal, sono state effettuate con un dispositivo chiamato Harps collegato al telescopio dell'Osservatorio europeo del sud a La Silla, in Cile. "Questa e' la scienza al massimo delle sue potenzialita'", ha commentato l'astronomo svizzero Didier Queloz, a capo della squadra di astronomi che ha realizzato lo studio sull'esopianeta che dista 500 anni luce dalla Terra.

Finora sono stati scoperti circa 330 pianeti in orbita attorno alle stelle al di fuori dal sistema solare, molti dei quali sono giganti gassosi con caratteristiche simili a Nettuno, che ha una massa di 17 volte superiore alla Terra.
http://mysterium.blogosfere.it/2009/09/scoperta-una-superterra-rocciosa-distante-500-anni-luce.html
(fonte AGI - http://www.agi.it )
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeMer 28 Ott 2009, 11:34

L'esplosione a forma di stella sopra l'Indonesia solleva i timori circa le difese della terraUn asteroide che ha esploso nell'atmosfera della terra con l'energia di tre Hiroshima bombarda questo mese reignited i timori circa le difese del nostro pianeta contro gli effetti dello spazio. L'8 ottobre, la roccia arrestata nell'atmosfera sopra sud Sulawesi, Indonesia. Lo scoppio è stato sentito dalle stazioni di controllo 10.000 miglia di distanza, secondo una relazione degli scienziati all'università di Ontario occidentale. Gli scienziati sono interessati che non è stato macchiato da alcuni telescopi e che avuto esso stato più grande esso potrebbe causare un disastro. L'asteroide, valutato per essere di intorno 10 tester (30ft) attraverso, ha colpito l'atmosfera ad un 45,000mph valutato. Il rallentamento improvviso lo ha indotto a riscaldare velocemente ed ad esplodere con la forza di 50.000 tonnellate di TNT. Fortunatamente, dovuto l'altezza dell'esplosione - valutata fra a 15 e 20 chilometri (nove - 12 miglia) sopra il livello del mare - nessun danno è stato causato sulla terra. Tuttavia, se l'oggetto fosse stato un po'più grande - 20 - 30 tester (60 - 90ft) attraverso - potrebbe causare facilmente il danno importante e gli incidenti mortali, dicono i ricercatori. Molto poco obietta più piccolo di 100 tester (300ft) attraverso sono stati macchiati e catalogato stati dagli astronomi. Tim Spahr, direttore del centro del pianeta secondario a Cambridge, Massachusetts, ha avvertito che era inevitabile che gli asteroidi secondari passassero inosservati. Ha detto: “Se volete trovare i più piccoli oggetti che dobbiate costruire più, più grandi telescopi. “Un'indagine che trova tutti oggetti dei 20 tester costerà i miliardi dei dollari probabilmente multipli.„ Il bolide è stato macchiato dai locals in Indonesia e un video di YouTube occors quello il giorno “sembra mostrare una grande nube di polvere costante con un luminoso, bolide di luce del giorno„, secondo i ricercatori di Ontario. Un frammento della cometa o dell'asteroide intorno a 60 tester attraverso è creduto per essere dietro l'evento di Tunguska, un'esplosione potente che ha avvenuto sopra la Russia in 1908. Lo scoppio è stato valutato all'equivalente a 10-15 milioni di tonnellate di TNT - abbastanza per distruggere una grande città. La Casa Bianca è di sviluppare l'anno prossimo una politica sulla minaccia di effetto dell'oggetto dello spazio entro ottobre.
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeMer 28 Ott 2009, 22:09

sabato, ottobre 17, 2009
Vita extraterrestre complessa su Europa?





Europa è uno dei più interessanti satelliti naturali di Giove. Completamente ricoperto da ghiaccio,ospita al suo interno un oceano di acqua allo stato liquido, 10 volte più profondo di qualunque fossa oceanica presente sulla Terra. Ma la cosa sorprendente è che potrebbe addirittura ospitare forme di vita marina complesse.


Una nuova ricerca condotta da Richard Greenberg della University of Arizona suggerisce che nel profondo oceano che esistere da miliardi di anni sotto lo strato di ghiaccio superficiale di Europa ci sarebbe abbastanza ossigeno da poter ospitare forme di vita, secondo una serie di processi metabolici simili a quelli riscontrabili sulla Terra. Non si parla solo di forme di vita dalle dimensioni infinitesimali, ma anche di esseri viventi complessi, simili ad animali marini.

Stando ai precedenti rilevamenti, l'ossigeno nell' oceano di Europa era stimato 100 volte inferiore rispetto ai livelli attualmente calcolati. Europa potrebbe essere quindi un enorme calderone di vita suttomarina, nel quale potremmo trovare forme di vita complesse e relativamente evolute.

Le possibilità di trovare la vita con una sonda sono scarse, non tanto per l'impossibilità che la vita si sia sviluppata in quelle profondità oceaniche extraterrestri, ma per le difficoltà che incontrerebbe una sonda robotica nel perforare i chilometri di ghiaccio superficiale, e nella navigazione dell'oceano sottostante.
Sarebbe necessaria una sonda robotizzata in grado di eseguire una trivellazione precisa attraverso l'intero spessore dello strato ghiacciato che ricopre Europa (operazione per nulla semplice), e successivamente essere in grado di navigare il mare sottostante come un sommergibile, e senza alcun intervento umano se non per alcuni aggiustamenti di rotta, dato che le comunicazioni tra la Terra ed Europa sarebbero separate da un minimo di 30 minuti ad un massimo di 12 ore.

Greenberg è convinto che la concentrazione di ossigeno sia sufficiente non solo per scoprire forme di vita microscopiche, ma anche per l'evoluzione di "macrofauna", animali marini complessi che necessitano di molto più ossigeno dei microrganismi acquatici. Secondo i suoi calcoli, l'ossigeno presente potrebbe garantire la vita ad oltre 3 milioni di tonnellate di materiale organico, se basiamo i nostri calcoli sulle necessità di ossigeno della fauna marina della Terra.

E non è il solo dato confortante per la ricerca della vita su Europa: il primo approvigionamento di ossigeno nel mare sotto lo strato di ghiaccio superficiale sarebbe avvenuto circa 2 miliardi di anni fa. Senza questo periodo non potremmo aspettarci lo sviluppo di una chimica organica complessa in grado di creare macrofauna, ma solo un elevato grado di ossidazione che non garantirebbe per nulla la presenza di forme di vita, anche molto semplici.

L' unico modo per scoprirlo rimane andare su Europa e tentare di raggiungere l' enorme oceano che ricopre questa luna di Giove. Forse, invece che spendere soldi inutili per il ritorno sulla Luna, potremmo dirottare gli investimenti per la ricerca di forme di vita extraterrestre su Europa, ma probabilmente non sarebbe una trovata pubblicitaria altrettanto interessante come il ritorno sul nostro satellite naturale.

http://zonwu.blogspot.com/2009/10/vita-extraterrestre-complessa-su-europa.html
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeDom 01 Nov 2009, 01:22

andromeda77 ha scritto:
sabato, ottobre 17, 2009
Vita extraterrestre complessa su Europa?





Europa è uno dei più interessanti satelliti naturali di Giove. Completamente ricoperto da ghiaccio,ospita al suo interno un oceano di acqua allo stato liquido, 10 volte più profondo di qualunque fossa oceanica presente sulla Terra. Ma la cosa sorprendente è che potrebbe addirittura ospitare forme di vita marina complesse.


Una nuova ricerca condotta da Richard Greenberg della University of Arizona suggerisce che nel profondo oceano che esistere da miliardi di anni sotto lo strato di ghiaccio superficiale di Europa ci sarebbe abbastanza ossigeno da poter ospitare forme di vita, secondo una serie di processi metabolici simili a quelli riscontrabili sulla Terra. Non si parla solo di forme di vita dalle dimensioni infinitesimali, ma anche di esseri viventi complessi, simili ad animali marini.

Stando ai precedenti rilevamenti, l'ossigeno nell' oceano di Europa era stimato 100 volte inferiore rispetto ai livelli attualmente calcolati. Europa potrebbe essere quindi un enorme calderone di vita suttomarina, nel quale potremmo trovare forme di vita complesse e relativamente evolute.

Le possibilità di trovare la vita con una sonda sono scarse, non tanto per l'impossibilità che la vita si sia sviluppata in quelle profondità oceaniche extraterrestri, ma per le difficoltà che incontrerebbe una sonda robotica nel perforare i chilometri di ghiaccio superficiale, e nella navigazione dell'oceano sottostante.
Sarebbe necessaria una sonda robotizzata in grado di eseguire una trivellazione precisa attraverso l'intero spessore dello strato ghiacciato che ricopre Europa (operazione per nulla semplice), e successivamente essere in grado di navigare il mare sottostante come un sommergibile, e senza alcun intervento umano se non per alcuni aggiustamenti di rotta, dato che le comunicazioni tra la Terra ed Europa sarebbero separate da un minimo di 30 minuti ad un massimo di 12 ore.

Greenberg è convinto che la concentrazione di ossigeno sia sufficiente non solo per scoprire forme di vita microscopiche, ma anche per l'evoluzione di "macrofauna", animali marini complessi che necessitano di molto più ossigeno dei microrganismi acquatici. Secondo i suoi calcoli, l'ossigeno presente potrebbe garantire la vita ad oltre 3 milioni di tonnellate di materiale organico, se basiamo i nostri calcoli sulle necessità di ossigeno della fauna marina della Terra.

E non è il solo dato confortante per la ricerca della vita su Europa: il primo approvigionamento di ossigeno nel mare sotto lo strato di ghiaccio superficiale sarebbe avvenuto circa 2 miliardi di anni fa. Senza questo periodo non potremmo aspettarci lo sviluppo di una chimica organica complessa in grado di creare macrofauna, ma solo un elevato grado di ossidazione che non garantirebbe per nulla la presenza di forme di vita, anche molto semplici.

L' unico modo per scoprirlo rimane andare su Europa e tentare di raggiungere l' enorme oceano che ricopre questa luna di Giove. Forse, invece che spendere soldi inutili per il ritorno sulla Luna, potremmo dirottare gli investimenti per la ricerca di forme di vita extraterrestre su Europa, ma probabilmente non sarebbe una trovata pubblicitaria altrettanto interessante come il ritorno sul nostro satellite naturale.

http://zonwu.blogspot.com/2009/10/vita-extraterrestre-complessa-su-europa.html
quante altre cose verremmo a sapere prima del 2012 ,credo siamo gia in fase di inizio
ogni tanto salta fuori ualcosa che ci rende sbalorditi diffronte alle nostre stesse capacità,visto le scoperte giornaliere cosi per dire nel campo astronomico
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeSab 14 Nov 2009, 23:26

Un'asteroide scoperto di recente designato 2009 VA, che è solo di circa 7 metri di dimensione, è passato a circa 2 raggi terrestri (14.000 km) dalla superficie della Terra il 6 novembre a circa 16:30 EST. Questo è il terzo oggeto fra quelli noti (senza impatto) avvicinatosi alla Terra fra gli asteroidi catalogati. Fra gli altri due asteroidi vi era il 2008 TS26 di 1 metro di dimensioni, che passò a 6.150 chilometri della superficie terrestre il 9 ottobre 2008, e il 2004 FU162 asteroide di 7 metri di dimensioni che passò ai 6.535 km il 31 marzo 2004. In media, gli oggetti delle dimensioni di 2009 VA passano così vicino circa due volte all'anno e colpiscono la Terra circa una volta ogni 5 anni.



http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=2009%20VA;orb=1
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeDom 15 Nov 2009, 14:11

Il 6 Novembre un asteroide ha sfiorato la Terra.



Nessuno se ne accorto ma il 6 novembre scorso alle 22.30 ora italiana, il pianeta ha sfiorato un insolito incontro ravvicinato. Un asteroide (2009 VA) di 7 metri di diametro e' passato ad appena 14.000 chilometri dalla Terra. Un'inezia: 30 volte piu' vicino al pianeta rispetto all'orbita della Luna che si trova a 400.000 chilometri da noi.

In realta' l'asteroide se fosse penetrato nell'atmosfera si sarebbe disintegrato causando uno spettacolare vampata visibile in tutto il mondo
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeVen 27 Nov 2009, 14:58

Rischio asteroidi: adesso il più pericoloso è 2007 VK 184.

Vorrei fare un po' il punto della situazione riguardo il rischio impatto asteroidi sul nostro pianeta, perchè, forse proprio a causa del fatto che ci troviamo in piena suggestione millenaristica (2012, ecc.. ) se ne sentono in giro di tutti i colori.

Come si sa, il rischio impatto, e quindi la pericolosità degli asteroidi è valutata sul duplice indice della Scala Palermo e della Scala Torino, che classificano i rischi secondo una gerarchia ben precisa.

Vorrei specificare che la Scala Torino si compone di undici livelli di attenzione, che vanno dallo zero ( rischio nullo) a 10 (collisione sicura). Bene, attualmente, dopo che per molto tempo si è parlato dell'asteroide 99942 Apophis - grande circa 350 metri - come dell'oggetto più pericoloso potenzialmente per la Terra, oggi, secondo l'ultima scala aggiornata, c'è un solo oggetto classificato con rischio 1.

Infatti, dopo gli allarmi eccessivi (lanciati soprattutto da un ex astronauta), nuove accurate misurazioni hanno abbassato ulteriormente il rischio per Apophis portandolo ad 1 probabilità su 250.000, con conseguente abbassamento a rischio 0.

L'unico oggetto attualmente in rischio 1 è l'asteroide 2007 VK 184, grande circa 130 metri, che è stato scoperto dal Catalina Space Survey l'11 novembre del 2007, e che, dopo le ultime misurazioni, ha 1 su 2700 di impattare la Terra il 3 giugno 2048.

La lista completa degli oggetti potenzialmente pericolosi per la Terra è continuamente aggiornata QUI. E, come vedrete, 2007 VK 184 è l'unico, in verde, classificato con rischio 1 - Scala Torino.

Questo comunque rende l'idea delle proporzioni di rischio di cui stiamo parlando, che sono - allo stato attuale - bassissime, praticamente vicine allo zero. Almeno dal punto di vista degli asteroidi, possiamo insomma dormire sonni tranquilli.



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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeSab 28 Nov 2009, 01:09

DOMANI PIOGGIA … DI STELLE CADENTI
16 Novembre 2009

Domani notte il cielo sara’ illuminato dallo spettacolo delle Leonidi, le stelle cadenti d’inverno, che si formano quando l’orbita terrestre incontra la scia di detriti della cometa Tempel-Tuttle.
Il picco sara’ raggiunto in Italia tra le 22 e le 23 al ritmo di 20-30 meteore all’ora. Il nome e’ legato al fatto che sembrano provenire dalla costellazione del Leone, cosi’ come le Perseidi, le “lacrime di San Lorenzo” del 10 agosto, “giungono” da Perseo. Domani notte il cielo sara’ illuminato dallo spettacolo delle Leonidi, le stelle cadenti d’inverno, che si formano quando l’orbita terrestre incontra la scia di detriti della cometa Tempel-Tuttle.

Il picco sara’ raggiunto in Italia tra le 22 e le 23 al ritmo di 20-30 meteore all’ora. Il nome e’ legato al fatto che sembrano provenire dalla costellazione del Leone, cosi’ come le Perseidi, le “lacrime di San Lorenzo” del 10 agosto, “giungono” da Perseo. (Agi)

Da Wikipedia

Le Leonidi sono un prolifico sciame meteorico associato alla Cometa Tempel-Tuttle.

Lo sciame è visibile ogni anno intorno al 17 novembre ed è formato da particelle emesse dalla cometa al suo passaggio accanto al Sole. Quando la Terra attraversa l’orbita della cometa (e quindi la sua scia) nel tratto più vicino al sole, è visibile la pioggia di meteore.

Le Leonidi sono chiamate così perché il loro radiante (il punto da cui sembrano provenire) è chiaramente localizzato nella costellazione del Leone.

Le Leonidi viste dallo spazioLe piogge di Leonidi sono famose per la loro spettacolarità, e in alcune circostanze possono assumere la natura di “tempeste”, con migliaia di meteore ogni ora. Seguono un ciclo di 33 anni, associato con l’orbita della cometa Tempel-Tuttle.

Piogge di Leonidi di particolare rilevanza furono osservate nel 1698, 1799, 1833, 1866, 1966, e 2001.


http://nuovosoldo.wordpress.com/2009/11/16/domani-pioggia-di-stelle-cadenti/#more-13956
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeSab 28 Nov 2009, 01:10

giovedì 26 novembre 2009
Saturno all'equinozio

Il 19 ottobre scorso il bellissimo sito di foto ad alta qualità BigPicture del Boston Globe ha pubblicato alcune immagini scattate dalla sonda Cassini durante l'equinozio di Saturno, il giorno in cui gli anelli del pianeta sono sullo stesso piano in cui è il Sole, con la conseguenza di vedere le ombre nel massimo della loro proiezione.


Ecco quindi venir fuori dei dettagli di notevole interesse: dall'ombra del pianeta proiettata sugli anelli, alle ombre delle turbolenze generate dai satelliti pastore (i satelliti naturali con orbita interna agli anelli) sulle polveri che compongono gli anelli stessi.


Qui la bellissma carrellata di immagini:
http://www.boston.com/bigpicture/2009/10/saturn_at_equinox.html


Fonte:
http://gabry58.spaces.live.com/blog/cns!7305C92816578193!7653.entry?sa=744019017
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeLun 30 Nov 2009, 15:06

Rischio asteroidi: adesso il più pericoloso è 2007 VK 184.




Vorrei fare un po' il punto della situazione riguardo il rischio impatto asteroidi sul nostro pianeta, perchè, forse proprio a causa del fatto che ci troviamo in piena suggestione millenaristica (2012, ecc.. ) se ne sentono in giro di tutti i colori.

Come si sa, il rischio impatto, e quindi la pericolosità degli asteroidi è valutata sul duplice indice della Scala Palermo e della Scala Torino, che classificano i rischi secondo una gerarchia ben precisa.

Vorrei specificare che la Scala Torino si compone di undici livelli di attenzione, che vanno dallo zero ( rischio nullo) a 10 (collisione sicura). Bene, attualmente, dopo che per molto tempo si è parlato dell'asteroide 99942 Apophis - grande circa 350 metri - come dell'oggetto più pericoloso potenzialmente per la Terra, oggi, secondo l'ultima scala aggiornata, c'è un solo oggetto classificato con rischio 1.

Infatti, dopo gli allarmi eccessivi (lanciati soprattutto da un ex astronauta), nuove accurate misurazioni hanno abbassato ulteriormente il rischio per Apophis portandolo ad 1 probabilità su 250.000, con conseguente abbassamento a rischio 0.

L'unico oggetto attualmente in rischio 1 è l'asteroide 2007 VK 184, grande circa 130 metri, che è stato scoperto dal Catalina Space Survey l'11 novembre del 2007, e che, dopo le ultime misurazioni, ha 1 su 2700 di impattare la Terra il 3 giugno 2048.

La lista completa degli oggetti potenzialmente pericolosi per la Terra è continuamente aggiornata QUI. E, come vedrete, 2007 VK 184 è l'unico, in verde, classificato con rischio 1 - Scala Torino.
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeLun 30 Nov 2009, 15:09

Un satellite italiano scopre il 'respiro' di uno dei mostri di CYGNUS X-3, uno dei 'mostri' del Cosmo.




Da oggi si comincerà a parlare forse un po di più di Cygnus X-3 un ammasso stellare che rappresenta una di quelle sorgenti nel cosmo di alta energia che da sempre affascinano con i loro misteri, gli astronomi e gli astrofisici. E il merito è stavolta anche un po' italiano.

Il respiro di CYgnus X-3, uno degli oggetti più violenti e misteriosi della nostra galassia, e' stato infatti osservato per la prima volta in diretta da un satellite, l'italiano Agile (Astro-rivelatore Gamma a Immagini Leggero), lanciato nell'aprile 2007 grazie alla collaborazione di Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

Il risultato e' pubblicato oggi su Nature da un gruppo internazionale del quale fanno parte astrofisici italiani, statunitensi, inglesi e russi coordinati da Marco Tavani, dell'Inaf. "E' come se Cygnus X-3 si preparasse a liberare l'enorme energia dei getti, rimanendo per qualche giorno in uno stato particolare di 'caricamento' di energia in cui si accelerano le particelle a energie elevatissime", spiega Tavani.

"E' un fenomeno mai osservato prima nella sua dinamica e una grande sorpresa. Da erratico e 'pazzo', Cygnus X-3 sembra quasi che si comporti come un orologio".

La scoperta sembra destinata ad aprire finalmente un varco nella conoscenza delle misteriose sorgenti cosmiche di alta energia. Le loro emissioni, sotto forma di raggi gamma, sono note per essere le piu' violente dell'universo, ma il meccanismo che le genera e' sconosciuto.

Cosi' come finora e' stato avvolto nel mistero il sistema binario Cygnus X-3. E' noto per essere una delle sorgenti piu' prolifiche di getti di alta energia (ne produce in modo spettacolare una o due volte l'anno), ma per il resto si sa molto poco. Delle due stelle che lo compongono e' noto che una ha una massa decisamente maggiore rispetto a quella del Sole e che produce un forte vento gassoso, parte del quale viene intrappolato dal campo gravitazionale della sua compagna, forse una stella di neutroni o buco nero.

Agile ha adesso osservato il vento di raggi gamma emesso da Cygnus X-3 ed ha scoperto che viene emesso a intervalli molto regolari, come una sorta di respiro. La grande novita', spiegano gli esperti, è che la regolarita' delle emissioni indica l'esistenza di un meccanismo che regola i fenomeni ad altissima energia.

"Siamo molto soddisfatti di questa scoperta da parte di Agile, che evidenzia le eccellenti performance del satellite" e che "ci confortano nella prospettiva di estendere la sua vita operativa ulteriormente", commenta il responsabile dell'Unita' per l'Osservazione dell'Universo dell'Asi, Enrico Flamini.

Soddisfatto anche Piergiorgio Piccozza, di Infn e universita' di Roma Tor Vergata: "E' un altro importante risultato reso possibile dall'utilizzo di rivelatori realizzati per la fisica delle particelle elementari che l'Infn ha portato nello spazio".
http://mysterium.blogosfere.it/2009/11/2.html#entry-194531
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeLun 07 Dic 2009, 18:53

Galassie create da un misterioso raggio proveniente da un quasar ? Nuovi scenari galattici.




Un potente raggio che parte da un quasar, un oggetto simile a una stella ma molto piu' luminoso, 'rifornisce' di stelle una galassia. E' cosi' che si formano alcune galassie, secondo lo studio pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics e condotto da un gruppo europeo, formato da francesi dell'Agenzia spaziale francese, belgi e tedeschi del Max Planck Institute per l'astronomia di Heidelberg (Germania), guidato da David Elbaz, della commissione per l'Energia Atomica francese (Cea) a Saclay (Francia).

La scoperta e' stata fatta osservando il comportamento di un quasar scoperto nel 2005 che si trova a 5 miliardi di anni luce dalla Terra e circondato da una singolare nuvola di polvere: uno strano alone che, secondo i ricercatori, avrebbe dovuto nascondere la galassia che era il serbatoio di energia del quasar. Gli studiosi europei hanno scoperto, pero', che in realta' la galassia non c'era.

Non solo. Osservando piu' attentamente, gli astronomi hanno 'avvistato' una galassia vicino alla potente fonte luminosa del quasar, a circa 22mila anni luce, che sarebbe caratterizzata dalla estrema rapidita' di formazione delle stelle che la compongono. Hanno osservato in particolare un potente raggio che dal quasar parte in direzione della galassia ed hanno pensato cosi' che sia il quasar a 'fornire' stelle alla galassia.

"La scoperta propone una nuova ipotesi sulla formazione delle galassie - ha dichiarato Elbaz - anche se il meccanismo scoperto non e' tra quelli dominanti per la formazione delle galassie nell'universo".

fonte :
www.ANSA.it
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeSab 12 Dic 2009, 20:33

Astronomia e cosmologia: Nuovi dati complicano un vecchio enigma - Come il Sole, ma variabili

Le pulsazioni di luminosità che interessano un terzo delle stelle simili al Sole appaiono, alla luce di nuove osservazioni, inspiegabili dai modelli finora proposti

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Uno studio approfondito condotto con il Very Large Telescope dell'ESO infittisce un mistero di vecchia data sullo studio di stelle simili al Sole. Rimangono ancora non chiarite le strane variazioni annuali della luminosità di circa un terzo delle stelle simili al Sole durante le fasi finali della loro vita. Negli ultimi decenni, gli astronomi hanno proposto molte spiegazioni possibili, ma le nuove accurate osservazioni li contraddicono e contribuiscono solo ad accrescere il mistero. La ricerca di una spiegazione adatta è ancora in corso.
"Gli astronomi sono all'oscuro e questa volta non fa loro piacere" dice Christine Nicholls, dell'Osservatorio di Mount Stromlo in Australia, primo autore di un articolo che illustra lo studio. "Abbiamo ottenuto la serie di osservazioni più completa fino ad oggi di questa classe di stelle simili al Sole e i dati mostrano chiaramente che tutte le spiegazioni possibili per il loro insolito comportamento semplicemente falliscono".
Il mistero indagato dal gruppo risale agli anni trenta e riguarda circa un terzo delle stelle simili al Sole sia nella Via Lattea sia in altre galassie. Vero la fine della loro vita, poco prima di diventare stelle nane bianche, tutte le stelle con massa simile a quella del nostro Sole diventano rosse, fredde e molto grandi. Conosciute anche con il nome di giganti rosse, queste stelle vecchie mostrano delle periodiche variazioni di luminosità molto intense su tempi scala fino a due anni.
"Si pensa che queste variazioni siano causate da quelle che noi chiamiamo pulsazioni stellari" dice Nicholls. "Grosso modo, la stella gigante si espande e si contrae, diventando alternativamente più brillante o più debole. Tuttavia un terzo di queste stelle mostra un'ulteriore inspiegabile variazione periodica, su tempi di scala quinquennale.
Per scoprire quale sia l'origine di questa caratteristica secondaria, gli astronomi hanno controllato, per un periodo di 2 anni e mezzo, 58 stelle situate in una galassia vicina alla nostra, la Grande Nube di Magellano. Come è illustrato anche in un altro lavoro, a cui ha partecipato anche l'italiana Maria-Rosa L. Cioni, attualmente presso l'Università dello Hertfordshire, i ricercatori hanno ottenuto degli spettri con FLAMES/GIRAFFE, uno spettrografo ad alta risoluzione del Very Large Telescope dell'ESO, e li hanno combinati con delle immagini ottenute con altri telescopi, realizzando una straordinaria collezione di dati sulle proprietà di queste stelle variabili.
Insiemi di dati come quelli raccolti da Nicholls e collaboratori, spesso indirizzano verso la risoluzione dell'enigma cosmico restringendo le possibili spiegazioni offerte dai teorici. Tuttavia in questo caso le osservazioni non sono compatibili con nessuno dei modelli pensati e riaprono una questione che è stata molto dibattuta.
"I nuovi dati raccolti mostrano che le pulsazioni stellari sono una spiegazione estremamente poco probabile delle extra variazioni di luminosità" dice il capo del gruppo, Peter Wood, "Un altro possibile meccanismo che produca variazioni di luminosità in una stella è quello in cui la stella stessa si muove in un sistema binario. Comunque, le nostre osservazioni sono incompatibili anche con questa ipotesi."
Grazie ad ulteriori analisi il gruppo ha scoperto che qualsiasi sia la causa di queste inspiegabili variazioni, questa fa sì che la stella gigante espella massa a blocchi o come un disco in espansione. "Ci vorrebbe un detective alla Sherlock Homes per risolvere questo frustrante mistero", ha concluso Nicholls.



http://lanuovaeradellaterra.blogspot.com/2009/12/astronomia-e-cosmologia-nuovi-dati.html
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeMar 15 Dic 2009, 14:23

Una stella in più nell'Orsa Maggiore. Sono, in tutto, nove.


Un gruppo di scienziati americani che mette insieme astronomi della Nasa, del Museo Americano di Storia Naturale, dell'Universita' di Cambridge e del California Institute of Technology ha scoperto una nuova stella nell'Orsa Maggiore, tradizionalmente ritenuta composta di sette stelle visibili, più una.

Finora gli astrofisici erano convinti che la piu' celebre costellazione del cielo boreale avesse otto stelle, anche se soltanto sette sono visibili ad occhio nudo: Alcor, una piccola stella che sovrasta Mizar, la mediana del timone del Grande Carro, e' infatti praticamente invisibile a occhio nudo (ed è anzi usata a volte in un test della vista). Ora pero' ad Alcor e' stata aggiunta una compagna ancor piu' piccola: una nana rossa che le orbita attorno a 80 anni luce dalla Terra e che è stata chiamata Alcor B.

Alcor B ha la massa di un quarto di quella del Sole e di un ottavo di Alcor A.

'Abbiamo usato una nuovissima tecnica per determinare che un oggetto orbita accanto a una stella vicina ed e' una tecnica che rende omaggio a Galileo Galilei", ha detto al New York Times Ben Oppenheimer, un astrofisico del Museum of Natural History.

"400 anni fa Galileo aveva capito che se Copernico aveva ragione, che la Terra orbita attorno al Sole, avrebbe potuto mostrarlo osservando il movimento in parallasse delle stelle piu' vicine", ha detto Oppenheimer.

Il movimento in parallasse si riferisce al modo con cui le stelle sembrano muoversi nell'arco di un anno perche' dalla Terra le osserviamo da punti di vista lievemente diversi via via che il nostro pianeta ruota attorno al Sole. Mappando le posizioni di Alcor A e Alcor B in differenti momenti dell'anno gli scienziati sono riusciti a dimostrare che le due stelle sono compagne che si muovono assieme in uno schema diverso dalle stelle piu' distanti sullo sfondo.

Fonte: www.ANSA.it
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MessaggioTitolo: Re: ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeGio 17 Dic 2009, 14:18

Due meravigliose 'Cartoline di Natale Spaziali'




Due straordinarie 'cartoline di Natale' sono arrivate dallo spazio: una inviata dal telescopio spaziale Hubble e l'altra dal telescopio dello Smithsonian Astrophysical Observatory, in Arizona.

La prima mostra una 'nursery' di centinaia di stelle vecchie 'solo' pochi milioni di anni, mentre la seconda da' la visione piu' dettagliata mai vista prima di una gigante rossa, una stella morente che in origine aveva dimensioni simili a quelle del nostro Sole.

Il massiccio raggruppamento di stelle bambine fotografato da Hubble, che vedete in testa all'articolo, e' avvolto in una coperta di gas caldi e si trova nella Doradus Nebula, una regione turbolenta nella Nube di Magellano.

La spettacolare foto nelle dimensioni extra large si può ammirare QUI:
http://hubblesite.org/gallery/album/entire/pr2009032a/xlarge_web/

Alcune delle stelle neonate sono gia' 100 volte piu' grandi del Sole. L'immagine, presa alle lunghezze d'onda dell'ultravioletto, del visibile e dell'infrarosso, e' cosi' dettagliata che si vedono le singole stelle e ha permesso agli astronomi di capire molti dettagli della nascita e l'evoluzione degli astri.

La foto che descrive il futuro del nostro Sole mostra invece Chi Cygni, un astro distante 550 anni luce dalla Terra e si può vedere e ingrandire cliccando QUI. Questa stella, ormai alla fine della sua vita, ha iniziato ad espandersi diventando una gigante rossa: se fosse nel nostro sistema solare arriverebbe fino ad inghiottire Marte. Come un motore che sta finendo la benzina, anche Chi Cygni ha iniziato a 'tossicchiare', ossia a espandersi e contrarsi. L'osservatorio americano e' riuscito a fotografare le varie fasi della pulsazione, che dura 408 giorni, con dettagli mai visti prima pubblicati in un articolo sull'ultimo numero della rivista Astrophysical Journal.

fonte: www. ANSA.it


http://mysterium.blogosfere.it/
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MessaggioTitolo: Telescopi italiani catturano il più lontano lampo di raggi gamma corto dell'Universo.   ASTEORIDI/STELLE NANE-BRUNE/METEORITI-COMETE Icon_minitimeVen 25 Dic 2009, 15:01

Telescopi italiani hanno osservato il piu' lontano lampo di raggi gamma (GRB) "corto" finora conosciuto, originato dallo scontro catastrofico fra due stelle molto compatte. Si tratta di un breve ma potente lampo catturato il 26 aprile scorso dal satellite della Nasa Swift (al quale l'Italia partecipa attivamente), dal Telescopio Nazionale Galileo alle Canarie e dal Large Binocular Telescope (Lbt) in Arizona.
L'analisi dei dati, condotta dai ricercatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e pubblicata sulla rivista Astronomy and Astrophyics, indica che il fenomeno e' stato generato da una sorgente che si trova a 11 miliardi di anni luce dalla Terra, "la piu' distante finora conosciuta associata ai lampi gamma di tipo 'corto"', rileva l'Inaf. I dati hanno mostrato una natura assolutamente peculiare per questo evento, che ha caratteristiche tipiche dei lampi gamma 'corti', ma anche di quelli di maggiore durata, associati all'esplosione di una stella molto massiccia.
Il 26 aprile scorso il gruppo di astronomi dell'Inaf, che si occupa dello studio dei lampi gamma e che appena tre giorni prima aveva osservato l'oggetto piu' lontano dell'universo, è stato allertato perche' il satellite Swift aveva rilevato un nuovo evento. Il lampo gamma, indicato con la sigla GRB090426, e' stato particolarmente breve, appena 0,3 secondi, ma il satellite e' riuscito a localizzare con precisione la direzione di provenienza e a puntare i telescopi di bordo (Xrt, sensibile ai raggi X e realizzato in parte dall'osservatorio di Brera dell'Inaf, e Uvit, sensibile alla radiazione ottica e ultravioletta).
In questo modo e' riuscito ad osservare la forte emissione di raggi X e ottica che segue il lampo gamma, chiamata "afterglow".
I lampi gamma con durata inferiore ai due secondi sono detti "corti" e sono di grande interesse perche' sono eventi abbastanza rari che si ritiene vengano originati dallo scontro cosmico di due oggetti molto compatti, come due stelle di neutroni o una stella di neutroni e un buco nero.
fonte : www.ANSA.it
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