La psicologia del complottismo Premessa: adattato da
Qui
Per iniziare, bisogna chiarire a chi non lo sa cos'è
il complottismo e chi sono i "complottisti".
Sono "persone che credono nelle cospirazioni", dice Wikipedia. Ma "credere alle
cospirazioni" è una generalizzazione.
Il complottista o cospirazionista in realtà è una persona convinta che i
maggiori avvenimenti di attualità, politica, storia, economia e scienza siano
frutto di un complotto organizzato e gestito da gruppi di controllo del nostro
pianeta (a volte citati, altre volte "misteriosi") che decidono in questo modo i
destini ed il futuro della popolazione mondiale.
È chiaro che i complotti esistono (dall'alba dei tempi, l'omicidio di Giulio
Cesare fu una cospirazione), hanno scritto pagine di storia, non si tratta
quindi di credere che un complotto sia possibile ma che la nostra realtà sia
praticamente tutta un complotto.
Prima di accusare di qualsiasi crimine un uomo, un governo, una istituzione
religiosa o scientifica bisognerebbe però avere in mano delle prove, almeno dei
documenti certi, punti saldi sui quali basare le proprie accuse che,
ricordiamolo, sono gravissime.
I teoremi dei complottisti invece sono opere incompiute: nessuna prova, nessuna
evidenza documentata, solo supposizioni che trasformano qualsiasi evento in un
piano alle spalle della popolazione inconsapevole. Non si tratta quindi di
discutere dei problemi che realmente rendono difficile la nostra vita o minano
la nostra tranquillità (l'inquinamento, la politica disonesta, la povertà, alla
fine non sono "complotti"?) ma di eventi talmente enormi da poter cambiare la
storia se fossero reali, ma che nel caso del complottismo non hanno nessuna
prova della loro esistenza.
Studiare il complottismo è un utile esercizio psicologico e proprio secondo
alcuni psicologi (nonostante la presenza di pochi studi importanti sul problema)
la personalità complottista è legata a disturbi di personalità ben precisi.
Essere "complottisti" è uno stato correlato a difficoltà di relazione con il
prossimo e ad insicurezza lavorativa (o irrealizzazione professionale) e
soprattutto ad uno stato di anomìa (mancanza di norme e regole sociali che
controllano il comportamento personale, scatenata spesso da un trauma o da
cambiamenti continui della propria condizione personale) questo almeno emergeva
da uno studio effettuato nel 1992 da Ted Goerzel su 348 studenti universitari.
Il complottista crede a più complotti, non è quasi mai convinto di una sola
teoria ma le sposa tutte. È spesso di classe socioeconomica medio-bassa ed il
suo credo politico è ininfluente.
Ma c'è di più, si sono scomodati anche sociologi (Lipset and Raab nel 1970) e
storici (Groh nel 1987), che hanno determinato che il pensiero cospirativo è
tipico di gruppi antisemiti ed autoritari, frequenti sia in Europa che negli
Stati Uniti. Secondo il pensiero complottista (e sempre da quello che scrive
Groh) il "grande cospiratore" è secondo le epoche rappresentato dagli ebrei, dai
comunisti, poi dai capitalisti ed infine dai servizi segreti. I grandi
avvenimenti devono avere "grandi esecutori".
Così le torri gemelle non furono abbattute da un gruppo di fanatici ma da un
piano organizzato dal governo americano o Lady Diana non può essere morta per
colpa di un autista ubriaco ma per mandato dei servizi segreti inglesi.
Che le teorie complottistiche si fermino davanti ad un ostacolo enorme e deciso
è ininfluente (per i complottisti). Tutte le teorie del complotto infatti
(tutte, o non si chiamerebbero "teorie") non hanno una sola prova che ne
confermi la plausibilità.
È quello che succede con le medicine alternative: nel momento in cui
dimostrassero la loro efficacia, cesserebbero per definizione di essere
"alternative" entrando pienamente a far parte del bagaglio medico dell'umanità.
In un processo, un sospettato di reato a carico del quale non si scoprisse una
sola prova nonostante decenni di indagini, studi, analisi, verrebbe assolto,
senza appello. Le grandi teorie del complotto invece non si assolvono mai, sono
sempre vive ed anzi si moltiplicano, crescono, vengono vendute come "assodate"
per chi ci crede. Il complottista non è un testimone oculare, non era presente
al momento dell'avvenimento che crede "frutto di cospirazione", si basa su
supposizioni, filmati, foto, tutti elementi insufficienti per accusare intere
organizzazioni, gruppi, nazioni o governi di crimini efferati.
Osserva sempre Goerzel infatti, che il complottista non si basa su prove di
fatto per sostenere le sue teorie ma sulla generalizzazione dei fatti ed ogni
nuova cospirazione ne origina un'altra, in un percorso senza fine: se la
cospirazione degli americani è stata capace di uccidere il loro amato presidente
Kennedy, è "ovvio" che gli stessi americani sono responsabili anche di un'altra
cospirazione, quella dell'11 settembre. Non è provata la prima, non è provata la
seconda ma in un unico passaggio mentale due grandi avvenimenti diventano due
cospirazioni assodate.
Qualcuno ha paragonato questo tipo di logica ad una sorta di effetto Barnum. Chi
arriva a credere agli alieni prigionieri nascosti nelle basi militari USA, non
può fare a meno di credere a tutto quello che viene dopo (dalle abductions, alle
installazioni aliene sulla Luna).
Una delle ultime ricerche sull'argomento è stata preparata da Virem Swami e
Rebecca Coles ed ha il titolo "The truth is out there" (La verità è lì fuori) e
punta molto sui disturbi paranoici scatenati da eventi personali. Si parla
oltretutto del fatto che è ìnsito nell'uomo cercare una spiegazione accettabile
anche dove non esiste.
Come accettare che dei terroristi abbiano fatto schiantare degli aeroplani su
due grattacieli causando migliaia di vittime? Inaccettabile e ragionevolmente
non comprensibile. L'unica spiegazione può essere qualcosa di nascosto, di
segreto: un complotto all'insaputa di tutti.
Con la teoria del complotto si tende quindi a spiegare qualsiasi cosa che non si
comprende. Il viaggio sulla Luna, sebbene avvenuto decenni fa, resta sempre un
traguardo umanamente e scientificamente unico ed eclatante. Non viverlo in prima
persona riesce a renderlo quasi come un avvenimento finto, distante ed
impossibile e l'unica spiegazione è che si sia trattato di un falso. Prove di
questa presunta falsificazione non ne esistono ma esiste gente che SA, basandosi
solo su supposizioni personali, che quello sbarco sia in realtà un film girato
in studio. Non si tratta di esperti di astronautica o di viaggi lunari ma di
semplici "uomini della strada" che formulano teorie così complicate basate su
indizi fragilissimi usati a piene mani per diffondere questi dubbi quasi a farlo
apposta...o forse proprio per farlo apposta.
Il fatto che la medicina abbia realizzato passi da gigante raddoppiando la
nostra aspettativa di vita in pochi decenni rende la sua incapacità di guarire
alcune malattie come impossibile, incredibile. Eppure di qualcosa si muore,
perché non immaginare un complotto per le malattie cardiovascolari o per
l'Alzheimer? In realtà il complotto deve nascere per definizione per spiegare
l'avvenimento più grande. Il viaggio sulla Luna per il complotto astronautico,
l'assassinio di Kennedy per la cospirazione politica, la cura del cancro per
quella medica e...peggio ancora...
Tutto un complotto Esistono complotti "innocui" come quelli che riguardano il mondo della musica:
Elvis Presley non è morto per un "banale" blocco intestinale ma è vivo e si è
rifatto una vita lontana dai riflettori. Lo stesso Jim Morrison (dei Doors),
Michael Jackson e Bob Marley, "morti per finta" con lo scopo di chiudere una
vita troppo stressante e ricominciarne un'altra più anonima.
Paul Mc Cartney (il cantante dei Beatles) è in realtà un sosia che ha sostituito
l'originale morto in un incidente stradale. In realtà anche per tutti questi
fatti non esistono nè prove nè indizi importanti, solo supposizioni spesso
fantasiose che servono più a riempire le pagine dei rotocalchi che della storia.
Se ci limitassimo a questi si tratterebbe in fondo di una discussione leggera
che non danneggerebbe nessuno.
Ma ormai si scende in fatti storici e politici, importanti e drammatici.
Il presidente degli Stati Uniti Kennedy (morto in un attentato a Dallas) fu in
realtà vittima di un complotto che coinvolge a seconda di chi parla la CIA, la
mafia, il governo americano, chiunque insomma ma non il colpevole identificato
dalla giustizia statunitense. Anche qui nessuna prova, nessun indizio
schiacciante, solo supposizioni, voci, testimoni improvvisati che di attendibile
hanno pochissimo. Non si può credere al capo della CIA perché "deve far parte
del complotto" ma si crede ad un detenuto omicida che racconta storie mai
provate che giusificherebbero i sospetti della cospirazione. La versione
"governativa" deve essere per forza falsa, quella "alternativa" non può che
essere vera.
L'attentato alle torri gemelle dell'11 settembre fu un complotto, un "autoattentato"
ordito dal governo americano. Prove? Nemmeno una. Ma per il complottista è
assodato: andò così, senza nessun dubbio, è evidente. Per lui.
Ma arriviamo all'inverosimile.
L'uomo sulla Luna? Mai andato. Si è trattato in realtà di filmati e foto
realizzate in studio, solo per "vincere" la corsa alla Luna che in un periodo di
guerra fredda era più importante della conquista di una nazione. Anche qui prove
nessuna, solo complicati e risicati argomenti che però non giungono a nessuna
conclusione se non a quella di insinuare, dubitare, sospettare. Fino a scoprire
che per alcuni la Luna non è nemmeno un satellite del nostro pianeta, è
un'astronave aliena messa in orbita migliaia di anni fa e nel nostro sistema
solare le astronavi aliene, gigantesche, sono decine, sempre in giro per
sorvegliarci.
La Terra gira attorno al Sole? Ma non dite sciocchezze. La verità ce l'hanno
nascosta per secoli. La Terra è al centro dell'universo e tutto l'universo gira
attorno a lei. C'è pure una società che si riunisce per studiare gli ultimi
sviluppi di questa realtà così spaventosa. La società, fortemente cattolica, si
chiama Galileo was wrong (Galileo aveva torto), naturalmente.
Esistono siti che parlano di fantomatiche società segrete e gruppi che compiono
efferati crimini sotto i nostri occhi: l'attore Roberto Benigni coinvolto nei
delitti del mostro di Firenze? C'è chi lo sostiene. Umberto Eco a capo della
Rosa Rossa società segreta che pratica sacrifici umani ed uccide senza pietà?
C'è chi lo ha scritto.
Poi l'apoteosi.
Il "NWO" che sta per "New World Order", ovvero nuovo ordine mondiale. Una forma
di governo totalitaria e centralizzata che governa il mondo intero, controlla la
popolazione e concentra il potere in un gruppo ristretto (e segreto, perché non
è che si sappia chi ordisce queste trame, sono segrete...) infischiandosene dei
diritti umani e civili.
C'è chi lo scrive e chi ci crede, senza una prova naturalmente.
Così intanto si insinua un dubbio, un sospetto, infondato ma scritto nero su
bianco, si diffonde una calunnia...
Ecco, insinuare il dubbio su tutto, nulla è come sembra.
Il metodo più tipico per "contagiare" il prossimo con il virus del complottismo
è proprio questo, creare ad arte dei dubbi, sfruttare la scarsa preparazione in
certi argomenti, toccare i tasti giusti approfittando della pigrizia di chi
abbiamo di fronte che solo molto difficilmente andrà a verificare la veridicità
delle affermazioni.
Basta pochissimo, a volte una frase.
Se entro in una discussione e mi rivolgo a qualcuno che parla delle vaccinazioni
dei propri figli, mi basterà chiedere con gentilezza: "Scusate il disturbo ma
vorrei approfittare della vostra cortesia: qualcuno sa come posso disintossicare
mio figlio dall'ultima vaccinazione fatta ieri?"
Non ho lanciato accuse, non ho parlato di fantomatici "uomini in nero" che
vaccinano la popolazione ma ho fatto una domanda camuffando un'affermazione come
se questa fosse scontata, consolidata. Il lettore attento chiederà lumi: "Perché
dovresti disintossicarlo, il vaccino non intossica..." quello meno attento e se
vogliamo pure quello più ansioso registrerà l'informazione: "I vaccini sono
tossici allora, chissà come ci si disintossica...".
E chi volesse approfondire? Beh, basterà puntare il dito verso le "innumerevoli
morti da vaccino" o i "tantissimi danni da vaccino" tanto chi vuoi che vada a
controllare scoprendo che non esistono "innumerevoli" morti da vaccino e nemmeno
tutti questi danni e quelli che ci sono, fortunatamente, sono raramente gravi ed
in ogni caso previsti ufficialmente dalle statistiche. Ed il complottista
particolarmente sfortunato che trovasse sulla sua strada quello testardo che
chiede almeno un esempio di morte da vaccino? C'è sempre la scappatoia del
"gravissimo shock anafilattico successo l'anno scorso in Canada". Il testardo,
se è veramente tale, osserverà che lo shock anafilattico può essere provocato
anche da un alimento, dalla puntura di un'ape, da un profumo, da qualsiasi cosa,
eppure nessuno fa crociate contro le api o raccoglie firme contro le grigliate
di aragosta. Non resta che l'attacco frontale: "le morti di cancro causate dalla
lobby di Big Pharma".
Che c'entrano le morti di cancro con i vaccini? Nulla, ma serve a chiudere la
discussione, davanti a Big Pharma non c'è argomento che tenga.
Questa è una tecnica di marketing ben conosciuta.
La "demolizione dell'avversario", si chiama FUD (Fear, Uncertainty and Doubt,
paura, incertezza e dubbio): insinuare il dubbio, creare panico, incertezza
sulle "certezze" ufficiali: la medicina non è così sicura, il governo non vuole
il nostro bene, il vaccino è tossico, i poliziotti sono violenti, i magistrati
sono corrotti, gli alimenti sono avvelenati, l'aria che respiriamo pure. In
pratica: non fidarsi di niente e nessuno. Il complottista non si fida nemmeno
"dell'altro complottista": potrebbe essere un infiltrato.
Persino le scie degli aerei, le scie bianche di vapore che da sempre solcano il
cielo al passaggio di aeroplani (chi non le ricorda quando da bambino si
seguivano nel cielo trasformandosi nella nostra fantasia in figure
immaginarie?).
Ebbene oggi ci sono gruppi di persone che si dicono convinte (ma convinte
seriamente) che queste scie siano veleni sparsi consapevolmente da chi ci vuole
avvelenare e controllare. Le chiamano "scie chimiche" e nell'ossessione sono
cascati anche politici ed amministratori. Non si parla dell'eventuale
inquinamento causato dal continuo passaggio di aerei sulla nostra testa ma di un
consapevole avvelenamento della popolazione progettato da chissà chi e con un
metodo assolutamente inverosimile.
Assieme a queste scie, oltre a composti chimici di tutti i tipi, sono sparsi
nell'aria batteri, virus e...piccoli animaletti robotici dotati di batteria che
si infilerebbero sotto la nostra pelle percorrendola dalla mattina alla sera
causando una malattia, il Morgellons che avremmo contratto tutti,
inconsapevolmente.
Prove di questo avvelenamento planetario? Nessuna, come al solito. Lo dice
qualcuno su internet ed il gruppo di cospirazionisti è bello e pronto.
Si formano comitati, gruppi di cittadini allarmati, notizie sul giornale.
C'è gente che dice di stare tutta la mattina con gli occhi al cielo per
controllare la situazione, altri che riprendono ogni aereo che passa, altri
ancora che controllano con i radar quali e quanti aerei sorvolano la propria
zona. Follia isolata, paranoia pura, si potrebbe pensare, eppure queste idee
sono finite anche in televisione, nei giornali e persino nel nostro parlamento
con delle interrogazioni ufficiali e questo è un sintomo di ignoranza imperante:
anche i giornalisti e chi dovrebbe per cultura saper distinguere una bufala da
una realtà non è preparato a farlo. Se chi ci governa porta in discussione delle
vere e proprie sciocchezze invece di discutere di problemi reali, percorriamo la
strada della superstizione e della caccia alle streghe senza alcun ritegno.
E nell'attesa di scie chimiche velenose ecco spuntare un UFO perché sembra
esserci un nesso tra scie chimiche ed UFO. Ma anche con i vaccini (perché le
scie spargono virus ma anche vaccini) e quindi con Big Pharma, con le cure per
il cancro, l'11 settembre e così via.
Perché ogni complotto è totale, si autoalimenta e non si spegne mai
diffondendosi con un circolo infinito.
Si raggiungono vette di contraddizione spinta: le scie spargono virus ma anche
vaccini, servono a far piovere ma anche a provocare siccità, dissolvono le
nuvole ma le creano nello stesso momento. Fanno tutto ed il contrario di tutto e
se si chiedono prove la risposta è: "basta guardare il cielo".
Tutto normale, il
complottista non si chiede se quelle contraddizioni dimostrino l'inconsistenza
di certe teorie, fa parte dell'ideale da difendere ad ogni costo e chi prova a
contraddire queste teorie viene incluso in una lista di nomi: sono i
"disinformatori" coloro che tramano nell'ombra, che negano la realtà.
Le liste
sono (naturalmente) infinite e comprendono giornalisti, scienziati, tecnici,
personaggi della TV, quasi sempre all'oscuro della loro appartenenza al "club
dei disinformatori" fino ad inconsapevoli cittadini colpevoli di aver detto che
non credono a queste fandonie, una sorta di lista di proscrizione di "persone
sospette". A queste persone, oltre all'accusa di far parte di un grande disegno
contro l'umanità, anche insulti pesantissimi, l'augurio di gravi malattie e
delle peggiori sofferenze possibili, sono liti "virtuali", scazzottate digitali.
I complotti riguardano qualsiasi evento umano, come ho scritto.
Barack Obama in realtà sarebbe un rettiliano, un ibrido uomo-rettile o in
alternativa un infiltrato.
Il presidente degli Stati Uniti sarebbe anche un agente CIA in incognito ed il
suo vero nome sarebbe Barry Soetoro.
Poi i cerchi nel grano che sono creati dagli alieni (o da misteriose armi
militari), sempre gli alieni che però sono custoditi in basi segrete americane
(la famosa Area 51), la fine del mondo nel 2012, il pianeta X (o Nibiru) che
presto si scontrerà con il nostro, i terremoti non sono naturali e non lo sono
neppure gli uragani, le piogge e la nebbia. Nulla è un fenomeno casuale o una
coincidenza, è tutto "provocato" da qualcuno.
Questo ed altro (ogni attentato, ogni aereo che precipita ed ogni evento della
quotidianità, è visto in chiave complottista) nell'agenda del complottista
modello. Di tutti questi avvenimenti, neanche a dirlo di nuovo nessuna prova,
nessun indizio importante...come per le altre vicende.
E la solita risposta: prove? Basta guardare la perfezione di un cerchio nel
grano per capire che è opera di alieni.
In medicina il grande complotto è quello delle case farmaceutiche che
conoscerebbero cure definitive per malattie gravissime (il cancro...) ma non le
diffondono per non perdere introiti miliardari (come se fossero costrette a
regalarle, queste cure segrete...). Nulla conta se il complotto delle
multinazionali presupporrebbe complicità da parte di tutti i medici del mondo,
dei ricercatori, degli informatori scientifici, scienziati, biologi, niente, il
complotto è più forte di milioni di persone al mondo e schiaccia tutti noi che
ne siamo solo vittime. Il problema sarebbe capire chi resterebbe a fare da
carnefice, visto che il complotto totale coinvolgerebbe la maggioranza della
popolazione mondiale come organizzatrice: prove? Una? Qualcuna? No, zero.
Intendiamoci, la maggioranza di quelli che si dicono "complottisti" sono solo
persone con cultura scadente, che colmano le loro lacune con la fantasia ma non
è possibile giudicare tutto il fenomeno solo con l'ignoranza.
In alcuni casi infatti il complottismo copre una vera e propria personalità
patologica o almeno borderline (ai limiti della patologia). Senza generalizzare,
il complottista convinto è probabilmente affetto da disturbi di personalità.
E' fondamentale capire di chi stiamo parlando. Esistono "complottisti
professionisti" che spargono allarmi e diffondono "verità" ma che hanno in
realtà il solo scopo di trovare clienti per la propria attività commerciale.
Questi non sono "paranoici" ma semplicemente furbi venditori.
Chi invece sta male all'idea di essere controllato dal "nuovo ordine mondiale" o
perché tra qualche mese la Terra sarà invasa da rettili alieni ha probabilmente
alcuni lati della personalità da rivedere.