JERICHO 2 AMMINISTRATORE
| Titolo: Progetto cloverleaf : Bio-ingegneria Mer 09 Feb 2011, 11:54 | |
| “Progetto cloverleaf” è uno dei nomi in codice con cui è criptata l’abominevole operazione “scie chimiche” o, per lo meno, una sua ramificazione. Questa dicitura si rivela molto significativa: “cloverleaf”, infatti, vale in inglese “quadrifoglio”.
E’ recentemente invalsa l’abitudine di riferirsi alle chemtrails con il termine “geo-ingegneria”: è un vocabolo tutto sommato idoneo, se consideriamo quel settore di attività clandestine che riguardano la manipolazione dei fenomeni climatici, meteorologici e persino tettonici. Tuttavia, ricordando che gli ambiti di quest’operazione sono molteplici, benché legati da un fil rouge costituito dall’esigenza di controllare la popolazione e di distruggere il pianeta, bisogna sottolineare la priorità per i globalizzatori di un intervento genetico. Ecco che allora si comprende il vero valore dell’espressione "Progetto Cloverleaf".
La forma del quadrifoglio ricorda quella dell’R.N.A.: si tratta, come per il D.N.A. raffigurato con l’immagine di una doppia elica, di una rappresentazione schematica e non del tutto realistica, ma che rende l’idea. L’R.N.A. o acido ribonucleico è un polimero composto di nucleotidi molto simile al D.N.A. da cui differisce chimicamente per la presenza della base pirimidinica uracile in luogo della timina e dello zucchero ribosio invece del desorribosio. L’R.N.A. può essere il costituente del genoma di alcuni virus. In tutte le cellule degli organismi sono stati individuati tre tipi principali di R.N.A., dalle funzioni diverse: messaggero, ribosomale e di trasferimento. L’R.N.A. messaggero trasferisce l’informazione dal D.N.A. alle proteine che vengono sintetizzate sui ribosomi. [1]
L’R.N.A. ribosomale è, insieme con alcune proteine, un costituente essenziale dei ribosomi.
Gli R.N.A. di trasferimento sono piccole molecole che, durante la sintesi proteica, adempiono la fondamentale funzione di trasporto degli amminoacidi ai ribosomi.
Alcuni biologi hanno ipotizzato che l’R.N.A. sia stata la prima molecola contenente informazioni usata dagli organismi primordiali sulla Terra. Secondo questi ricercatori, oltre a portare l’informazione genetica e ad essere dotato della capacità di autoreplicarsi, l’R.N.A. era in grado di catalizzare le reazioni chimiche delle prime cellule. Solo più tardi la molecola sarebbe stata sostituita da quella più stabile del D.N.A. come materiale genetico, mentre le proteine sarebbero divenute i precipui componenti strutturali ed enzimatici della cellula.
E’ evidente dunque che alle varie attività riconducibili alle scie chimiche soggiace l’intento di manipolare il codice genetico degli uomini, in linea con le modificazioni di cui sono state oggetto specie animali e vegetali nel contesto della biotecnologia. Il Morgellons è la tragica testimonianza di un’aggressione nano e biotecnologica al D.N.A. umano. I militari cullano il folle sogno di ridisegnare la natura, di tradurla in un ibrido, in un monstrum biosintetico, surrogato di un essere umano già degradato da secoli di schiavitù.
Così, siamo al cospetto più di una sinistra azione di bio-ingegneria che di “semplice” geo-ingegneria.
[1] I ribosomi sono organuli presenti nel citoplasma cellulare. Rappresentano i siti in cui avviene la sintesi proteica.
Fonte: Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005 s.v. ribosomi e R.N.A.
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