Grande attesa nel mondo per l'annuncio del Cern di Ginevra.
Forse è la volta che verrà annunciata la scoperta della particella di Dio.
C'e'
grande attesa per l'annuncio che il Cern si prepara a dare domani, martedi' 13 dicembre: riguarda
una delle particelle piu' inseguite della fisica, il bosone di Higgs
grazie al quale esiste la massa, ma sara' impossibile sapere di che
cosa si tratta fino alla comunicazione dei dati delle ricerche.Soltanto allora, in un seminario organizzato a Ginevra nel pomeriggio,
si scopriranno le carte sulle novita' relative alla cosiddetta ''particella di Dio''. Gli esperimenti dai quali si attende
l'annuncio sono fra i due piu' grandi dell'acceleratore Large Hadron Collider (Lhc), si chiamano Cms e Atlas e sono entrambi diretti da italiani: rispettivamente Guido Tonelli e Fabiola Gianotti.
''I due esperimenti stanno procedendo alla cieca, ossia l'uno
all'insaputa dei risultati ottenuti dall'altro'', ha spiegato il fisico
Antonio Masiero, della giunta esecutiva dell'Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare (Infn). Entrambi cercano la stessa cosa,
ossia
se l'ultima particella mancante alla teoria di riferimento della fisica
contemporanea (il Modello Standard) potrebbe trovarsi o meno
all'interno di una regione di energia finora inesplorata, compresa fra
115 e 140 miliardi di elettronvolt (GeV).
''E' un'area molto piccola e molto interessante e nell'ultimo periodo
ci si e' concentrati su questa regione'', ha osservato Masiero.
L'esperimento Cms, cosi' come l'Atlas, sono andati li' a cercare indizi
sulla presenza dell' ''ultima particella'', ma soltanto martedi' ci sara' il confronto aperto dei dati. Bisognera' poi fare i conti
con
il margine di incertezza e considerare, ha aggiunto Masiero, che ''i
rivelatori dei due esperimenti sono diversi e che, di conseguenza,
permettono di raccogliere dati di tipo diverso''.
Che l'ultima particella sara' anche la star dell'incontro organizzato
il 20 dicembre a Milano da Infn e Museo nazionale della scienza
''Leonardo da Vinci'', che riunira' i coordinatori italiani di cinque
esperimenti dell'Lhc, insieme al direttore scientifico del Cern, Sergio
Bertolucci, e al presidente dell'Infn, Fernando Ferroni.
fonte ANSA