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 ISON: SECONDA PARTE.

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MessaggioTitolo: ISON: SECONDA PARTE.   ISON: SECONDA PARTE. Icon_minitimeVen 11 Ott 2013, 17:39

ISON SUPERCOMET NON E’ SOLA, IL “CACCIATORE” DI COMETE ROBERT MC NAUGHT HA SCOPERTO UNA NUOVA COMETA CHE POTREBBE IMPATTARE SU MARTE.


ISON: SECONDA PARTE. C-2013-A1-2

La notizia ha davvero dell’incredibile; ormai non si contano piu’  i corpi cometari, i TNO e i Neo’s  che vengono scoperti giorno dopo, all’interno dei confini del sistema solare.
Ci eravamo appena ripresi dopo il passaggio ravvicinatissimo alla terra ad appena 0,000181 UA ( 27.000 Km ) dell'asteroide 2012 DA14, avvenuto quasi due settimane fa, ora una nuova notizia interroga gli astronomi; la nuova cometa C / 2013 A1 sarà in  grado d’intersecare l’orbita di Marte, nel mese di ottobre 2014, ad una distanza dal pianeta pressoché nulla, secondo una prima stima  di 0,0007 UA ( 100.000 Km ), ma potrebbe passare anche piu’ lontano a 0,007 AU ( 650.000 miglia ).

ISON: SECONDA PARTE. C_2013+A1



Il divario della forbice tra le due distanze stimate, minima e massima, rende comunque questa cometa degna di nota e sarà sicuramente monitorata costantemente; ma vediamo di scoprire meglio le sue caratteristiche.

In Wikipedia, link : http://en.wikipedia.org/wiki/C/2013_A1 , si legge che la cometa C / 2013 A1 è stata scoperta il 3 gennaio 2013 A1 dal “cacciatore australiano” di corpi cometari il famoso  astronomo Robert H. McNaught, attrverso un’indagine ottica presso l’osservatorio di  Siding Spring, con un telescopio da 20 pollici.

Ma la prescoperta era già avvenuta  l’8 dicembre 2012 tramite il Catalina Sky Survey.

La particolarità di questa cometa è che essa presenta un’orbita retrograda, cioè contraria all’orbita dei pianeti del sistema solare, quindi la sua velocità sarebbe doppia considerando il possibile impatto con il pianeta Marte, in quanto si dovrebbe tenere conto della somma delle due velocità.

Sempre secondo Wikipedia si legge anche che la cometa passerà ad una velocità di 56 km / s,intercettando Marte,il rischio d’impatto provocherebbe un cratere con un diametro di circa dieci volte quello del nucleo della cometa.

La C / 2013 A1 presenta un nucleo stimato di circa 50 Km, un p’o’ piu’ piccolo di quello di Hale Bopp ( diametro 70 Km ), ma quello che lascia ancora tutti interdetti è il “silenzio” sul diametro del nucleo della Ison; questo corpo celeste risulta essere “classificato” dall’MPC, sotto la categoria asteroide.



 
ISON: SECONDA PARTE. 421506_10151255803941688_980895267_n

Spaceorbs. Org ( http://spaceobs.org/en/tag/c2013-a1-siding-spring/propone delle considerazioni molto approfondite in merito alla nuova cometa da poco scoperta, la C/2013 A1, dicendo che c’è una possibilità, non affatto remota, che possa  entrare in collisione con Marte.
Questa considerazione è  basata sull'arco di 74 osservazioni;  la distanza nominale ravvicinata tra il pianeta rosso e la cometa potrebbe essere meno di 0,00073 AU, che è di circa 109.200 Km!

Per fare un esempio di scala sulle distanze  il satellite, di Marte, Deimos presnta una distanza di 6000 km.

Il 19 ottobre 2014, la cometa potrebbe raggiungere una magnitudine negativa, apparente, di - 8,5 – 8.
Poiché C / 2013 A1 è una cometa iperbolica e si sposta in un'orbita retrograda, la sua velocità rispetto al pianeta Marte sarà molto elevata, circa 56 km / s; con la stima attuale della grandezza assoluta del nucleo che indica un diametro fino a 50 km, l'energia di impatto potrebbe raggiungere l'equivalente di un formidabile 2 × 10 ¹º megatoni ( 20 miliardi di megatoni ).

Questo tipo di evento potrebbe creare un cratere dal diametro di 500 km e di 2 km di profondità.
Tale evento potrebbe far passare in secondo piano anche il famoso “bombardamento” provocato dalla  cometa Shoemaker-Levy 9 sulla superficie di Giove, nel luglio 1994.

ISON: SECONDA PARTE. Mars-C2013A1-XY-copy

Ricapitolando quanto detto, proviamo ora ad analizzare le caratteristiche dei tre corpi cometari, che andremo tra brevissimo ad incontrare, per poter comprendere meglio le dinamiche future.

-La prima cometa che vedremo ad occhio nudo nel cielo di Marzo, chiamata anche cometa di Pasqua, è la Panstarss ( C / 2011 L4 ) proveniente dalla nube di Oort, in particolare dal settore della costellazione della libra, a ovest; la sua orbita risulta estremamente inclinata e iperbolica, rispetto alle orbite dei pianeti del sistema solare.

-In ordine cronologico, il secondo corpo cometario è la Ison ( C/2012 S1 ) proveniente anch’esso dalla nube di Oort, esattamente dal quadrante della costellazione del cancro, a nord / est; la sua orbita è parabolica, essa è un corpo non periodico a volo radente sul piano dell’eclittica.

 -Infine la cometa Siding Spring ( C/2013 A1 ) proveniente anch’essa dalla nube di Oort, e piu’ precisamente dal quadrante della costellazione dell’Ofuco, a ovest, sarà visibile il 19 ottobre 2014, essa é una cometa iperbolica che si muove in un'orbita retrograda, in direzione opposta rispetto ai pianeti del sistema solare.

Appare subito chiaro, quindi ,che ben due comete, la Panstarrs e la Siding Spring, provengono da un quadrante comune; infatti le costellazioni di Ofiuco e libra sono attigue, confinanti tra loro.

Questo è un dato molto importante che ci permetterà di comprendere la natura degli eventi che si stanno via, via compiendo.

Si potrebbe percio’ considerare il fatto che è sempre piu’ evidente l’approssimarsi di uno sciame, o pioggia cometaria, che si va formando, proveniente dalla nube di Oort ( serbatoio naturale dei corpi cometari ); tale sciame sarà destinato ad aumentare nei prossimi anni.
Piu’ precisamente questo dato “svela”, indirettamente, la presenza nella nube di Oort di un “perturbatore” che percorre, dall’analisi fatta precedentemente sulle tre comete, un’orbita retrograda ( da nord-est a ovest ) dal basso verso l’alto, in direzione della costellazione dell’Aquila.

A  questo punto non mi merviglierebbe che i prossimi corpi cometari potranno provenire dalla costellazione dell'Aquila ( la costellazione successiva a Ofiuco ) verso ovest..

Questo perturbatore, che altri non è che Nemesis o una stella “spenta” binaria del nostro sole, funge da “lanciatore” di “dardi cometari” dirigendoli  verso l'interno del sistema solare, in direzione del sole.

lI perturbatore continua quindi a destabilizzare le orbite dei corpi celesti a lui attigui, innescando, attraverso un’azione di risonanza, una “pulizia” del suo “quartiere”, dove momentaneamente risiede; questo a causa  della sua enorme  massa.

A spiegare molto bene questo “meccanismo” d’interazione di un corpo celeste, ( stella esiliata ) residente ormai come “ospite perenne” all’interno di un sistema solare; è stato pubblicato, nel novembre 2010, sulla rivista scientifica Icarus un articolo degli astrofisici John Matese e Daniel Whitmire, che hanno confermato l'esistenza di una compagna binaria il nostro sole, piu’ grande di Giove, nella nube di Oort.

La maggior parte delle comete che volano nel sistema solare interno, provengono dalla regione della nube di Oort, una regione di polvere di ghiaccio e detriti formatisi dalla  nascita del sistema solare. La nuvola parte da un punto di circa 93 miliardi di miglia dalla Sole e si estende per circa tre anni luce e contiene miliardi di corpi cometari e detriti celesti, la maggior parte dei quali sono piccoli e nascosti.

Ora nuovi calcoli, prodotti dai due Astrofisici, suggeriscono un grande oggetto, che è fino a quattro volte più grande di Giove, potrebbe essere responsabile dell'invio dei corpi cometari nella nostra direzione.


I due scienziati hanno analizzato una buona parte delle  comete presenti nella nube di Oort e deducono che il 25 per cento di esse hanno usufruito di una “spinta” da parte di un corpo di dimensioni almeno Gioviane, prima di cambiare la propria orbita.

Gli astrofisici John Matese e Daniel Whitmire  quindi sono convinti che il nostro sistema solare abbia un “compagno” nascosto, posizionato ad una distanza di circa 1000 UA ( anno luce ) dal Sole.

ISON: SECONDA PARTE. Oort_perturb


La massa stimata del compagno risulta essere al di sotto del limite nominale di una nana bruna (~ 13 M Gioviane ), valore al di sotto del quale è impossibile che si verifichi la fusione del deuterio e renderebbe questa “stella mancata” un proto-pianeta dalla massa spaventosa.


Chi eventualmente fosse interessato alla lettura della relazione scientifica dei due Astrofisici puo’ consultare il seguente link:

http://www.ucs.louisiana.edu/~jjm9638/MS7292.pdf
Concludendo la questione principale rimane ormai la certezza della presenza del corpo "perturbatore", localizzato nella nube di Oort che, durante il suo spostamento, spinge i corpi cometari, residenti in questo settore, nella direzione del Sole…il suo nome é Nemesis, ed é la prova che il nostro sistema solare é un sistema binario!
http://isonsupercomet.blogspot.ch/2013/02/isonsupercomet-non-e-sola-il-cacciatore.html
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