Secondo i dati di "Kepler", sonda della Nasa lanciata nel marzo 2009 in orbita eliocentrica con l'obiettivo di setacciare l'universo alla ricerca di pianeti, il numero dei mondi simili per dimensioni alla nostra Terra è superiore a quanto si aspettavano gli astronomi.
Lo ha annunciato (in anticipo sui risultati ufficiali) in una conferenza a Oxford uno dei ricercatori impegnati nell'analisi dei risultati. "I pianeti come la Terra ci sono, la nostra galassia ne h piena", ha detto Dimitar Sasselov dell'università di Harvard intervenendo alla "TEDGLobal conference ", un evento prodotto da un'organizzazione noprofit.
Sasselov, riferisce la rivista "Science", ha mostrato un grafico che illustra la distribuzione di circa 265 pianeti esaminati da "Kepler", circa 140 dei quali erano etichettati come "simili alla Terra".
Questo significa che il loro raggio è inferiore al doppio di quello terrestre. Fino ad oggi, la stragrande maggioranza dei pianeti extrasolari individuati dagli astronomi era del tipo "giganti gassosi", come Giove, e non mondi rocciosi come la Terra o Marte.
Sasselov con la sua rivelazione ha bruciato sul tempo le pubblicazioni ufficiali, previste a partire dal prossimo febbraio, da parte dei team di astronomi impegnati ad analizzare i dati di "Kepler".
Il fatto che i pianeti in questione siano "simili alla Terra", o comunque candidati ad essere tali, non significa che sulla loro superficie vi siano condizioni adatte alla vita.
Questa, fino ad ora, per quanto ne sappiamo è un "fenomeno" ristretto al nostro globo. In ogni caso, il risultato ottenuto da "Kepler" è significativo.
fonte www.apcom..it