Se volete passare un sabato sera diverso dal solito oggi è l'occasione
giusta. Appena il cielo si fa scuro, intorno alle 20.00, scegliete un
luogo lontano da fonti di luce artificiale e puntate lo sguardo in
direzione nord-ovest. Sfilerà davanti a voi lo sciame meteorico delle
Draconidi (chiamate così perché visibili nella costellazione del Drago),
polveri cosmiche che, stando agli esperti, dovrebbero provocare uno
degli spettacoli di stelle cadenti più indimenticabili degli ultimi
decenni.
Il fenomeno si verifica solitamente tra l'8 e il 10 di ottobre, quando
la Terra transita in prossimità della cometa periodica Giacobini-Zinner.
Quest'anno il nostro pianeta passerà proprio in mezzo alla scia di
frammenti rocciosi e polveri della cometa, da qui la particolare
intensità del fenomeno (per saperne di più non perdetevi l'articolo di
Luigi Bignami su Focus 228).
Nella foto, una stella cadente in transito nell'atmosfera fotografata da un cosmonauta della ISS il 13 agosto 2011.
Quest'anno le Leonidi raddoppianoUn'immagine della pioggia di meteoriti dell'anno scorso (
qui in alta risoluzione, 80 kbyte).
Foto: ©
Wally PacholkaQuest'anno le Leonidi raddoppiano
Non sarà una pioggia straordinaria, ma l'evento sarà doppio.
Quest'anno la tempesta di meteore conosciuta col nome di Leonidi sarà un
evento particolare, non probabilmente per l'intensità della stessa che
ci si aspetta piuttosto bassa, ma per due altri fatti che renderanno
comunque speciale l'evento.
Fenomeno in esaurimento. Innanzitutto sarà probabilmente questa l'ultima occasione per assistere
all'affascinante fenomeno astronomico. Ogni 33 anni circa la Cometa
Tempel-Tuttle sparge nel sistema solare la sua coda di polveri, gas,
ghiaccio e metalli, disseminando uno sciame meteorico su cui la Terra
finisce per imbattersi in prossimità della costellazione del Leone (da
qui, il nome). L'impatto tra questo sciame, formato da detriti che
possono essere grandi come granelli di sabbia, fino a frammenti di
qualche chilo, avviene a una velocità di 65-70 chilometri al secondo: in
questo modo, a contatto con l'atmosfera terrestre, i gas e i materiali
della Cometa si eccitano e generano la tipica scia luminosa. Il ciclo,
che come detto avviene ogni 33 anni, ne dura circa 5: il 2003 dovrebbe
essere l'ultimo di questa particolare serie di cui si ricordano
le piogge precedenti,
e in particolare quelle del 1999 e del 2001 durante le quali fu
impressionante la frequenza con cui le meteore erano avvistate.
Spettacolo in seconda visione. Quest'anno poi lo spettacolo avverrà in due tempi: il primo sciame
meteorico si è verificato il 13 novembre, scarso e “oscurato” da una
Luna molto luminosa. Il secondo si attende invece per il 19: mercoledì
la Terra impatterà una coda di detriti che sarà visibile in Italia nelle
prime ore del mattino (una finestra di visibilità è prevista infatti
tra le 6.00 e le 6.30). La pioggia di meteore potrebbe offrire, secondo
le stime degli esperti, almeno sei brillamenti visibili in media in
un'ora. E non saranno disturbati dalla luna, che nel frattempo è
divenuta meno brillante.
I calcoli sono sempre approssimativi e il
consiglio pergli appassionati è di "sintonizzarsi" con gli occhi al
cielo un po' prima... Per chi riuscirà inoltre a
catturare l'evento con la propria macchina fotografica, l'invito è a
mandare le foto migliori al nostro sito!
http://www.focus.it/scienza/spazio/Quest_anno_le_Leonidi_raddoppiano_C12.aspx